L’antisemitismo - descritto volontariamente dai “progressisti” come un rigurgito ideologico intrinsecamente di destra – arriva esattamente dalla fazione opposta. Dalle parti della sinistra internazionale e italiana la demagogia supera qualsiasi ostacolo della realtà. L’ultimo esempio, preoccupante da un lato e molto dimostrativo dall’altro, è l’ultima rilevazione dell’Istituto Cattaneo condotta all’interno delle nostre università. Ecco, nei cosiddetti “luoghi del sapere” quasi uno studente su due considera “vero” che “il governo israeliano si comporta con i palestinesi come i nazisti si comportano con gli ebrei”.
La tragedia, come spesso accade in Italia ma non solo, si trasforma in farsa. Non bastava l’appello sottoscritto da 4 mila docenti in cui si chiede di fermare la“collaborazione con gli atenei israeliani”. Non è bastata la lettera anti-Israele di alcuni professori dell’Università di Bologna e l’occupazione di alcune sedi universitarie, tra cui l’Orientale di Napoli. Adesso arriva il paragone più assurdo: Israele come la Germania di Hitler. I numeri registrati dal sondaggio dell’Istituto Cattaneo valgono più di mille parole: il 46,3% degli studenti intervistati ritiene vero il paragone tra il comportamento di Israele con i palestinesi e quello dei nazisti con gli ebrei.
“Ciò che ci ha colpito – racconta Asher Colombo, presidente dell’Istituto Cattaneo, incalzato dal Corriere della Sera – è che il dato sul paragone con la Germania nazista cresce in modo sensibile soprattutto a sinistra dopo il 7 ottobre, giorno dell’attacco di Hamas, e non dopo il 17, come ci aspettavamo, dopo l’esplosione dell’ospedale di Gaza”. Il parallelo Israele-nazisti, infatti, tra chi vota a sinistra è al 59,7% e si avvicina al 70% nei giorni successivi allo scoppio della crisi. Dimostrazione del fatto che la risposta è frutto di una considerazione ideologica ma ben radicata nel sentimento comune degli studenti di sinistra. L’indagine, condotto tra il 29 settembre e il 31 ottobre, ha un campione tutt’altro che esiguo: 2.579 pareri di studenti tra primo e secondo anno che frequentano tre grandi atenei del Nord Italia (Milano Bicocca, Bologna e Padova).
“È significativo – analizza il presidente dell’Istituto - che le percentuali più alte di adesioni a modelli antisemiti si registrano nelle fasce di studenti con votazioni più basse alla maturità e che leggono meno libri”. Ciò significa – conclude Colombo – che l’istruzione può fare molto per combattere alcuni pregiudizi”. Una conclusione dal retrogusto amaro: l’antisemitismo, associato molto spesso all’antisionismo tout court, alberga nelle università italiane e non solo.
Nota metodologica:
Il sondaggio è stato realizzato dall'Istituto Cattaneo. La rilevazione è stata condotta con 2.
579 studenti delle Università di Milano Bicocca, Bologna e Padova con metodo mixed mode (Cati – Cami – Cawi) sugli atteggiamemti verso gli ebrei e Israele a seconda dell'autoccolocazione politica. Documentazione completa su www.cattaneo.org- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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