L'informativa di Matteo Piantedosi e Carlo Nordio in parlamento è stato l'argomento fin qui di diversi programmi di approfondimento politico, che hanno ripreso le parole dei due ministri in Aula sul caso Almasri. Anche La7 ha cavalcato la notizia con Tagadà, il programma condotto da Tiziana Panella.
"È stato detto che è stata una scelta nell'interesse del Paese, il governo ha fatto una scelta nell'interesse del Paese. L'ha detto anche l'onorevole Mulè in Aula, dicendo: 'Cosa sarebbe successo se Almasri fosse rimasto in Italia?'. Questa è la domanda chiave, io non sono un tecnico su questo fronte e non voglio entrare nelle scelte tecniche", ha dichiarato l'onorevole Maurizio Casasco, deputato di Forza Italia presente in studio. "Cosa sarebbe successo, perché non è quello che ci hanno detto Piantedosi e Nordio", ha incalzato Panella, sottolineando che non l'hanno detto i ministri alle repliche di chi, in studio, fa notare che a dirlo sono stati i parlamentari durante i propri interventi, nello specifico Giorgio Mulè di Forza Italia. "Quando Nordio parla, dopo che ha dovuto confrontarsi con gli altri ministri, soprattutto con quello dell'Interno, ma anche con gli altri organi dello Stato preposti alla sicurezza del Paese, ha detto tutto, no?", ha spiegato Casasco replicando alla giornalista.
"Credo che sia molto chiaro cosa sarebbe successo se noi non avessimo fatto questo. Al di là del discorso giuridico, l'abbiamo fatto certamente all'interno di una realtà internazionale, non è che l'abbiamo scelto da soli. La sicurezza del Paese avrebbe rischiato per ragioni ovvie, che tutti sono in grado di capire e non c'è bisogno di essere politici", ha proseguito Casasco. "C'è stata una speculazione da subito politica, una speculazione che l'opposizione e una parte della stampa ha fatto, mi domando come mai ad esempio questo signore girasse con un passaporto da caraibico o quant'altro da 15 o 20 giorni in Europa, dappertutto. Nel momento che entra in Italia, alla frontiera viene fatto questo", prosegue l'onorevole nella sua ricostruzione, ricordando anche che sulla stampa italiana, per due giorni, ci sono stati retroscena e ipotesi di ogni tipo.
"Giorgia Meloni ha detto che lei non è ricattabile. Se è vero quello che voi dite, noi siamo ricattabili: non questo governo, questo governo come altri, da tutti quei Paesi con cui abbiamo accordi e che se non diamo i soldi che chiedono aprono il rubinetto e ci fanno arrivare i migranti", incalza la giornalista, alla quale gli ospiti in studio hanno fatto notare che il presidente del Consiglio ha dichiarato di non essere personalmente ricattabile. "Siamo concreti, un mese fa abbiamo liberato un iraniano accusato dagli Usa, per portare a casa una bravissima giornalista italiana, Sala.
Parliamoci chiaro: una volta va bene un'altra no? Il problema è concreto, che Giorgia Meloni ha detto 'io non sono ricattabile' ma noi abbiamo, come è sempre stato in tutto il mondo, gestito cose nella sicurezza dello Stato", ha concluso Casasco.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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