Dopo quelli recenti sull'occupazione, arrivano nuovi dati incoraggianti che sottolineano il buon lavoro del governo Meloni e lo stato di salute più che positivo del nostro Paese. Ed è proprio il presidente del Consiglio a volerli sottolineare con un post pubblicato su Facebook: "Ottimi risultati per l'Italia nel terzo trimestre del 2023. Secondo l'Ocse il reddito reale delle famiglie per abitante in Italia è aumentato dell'1,4%". Il presidente del Consiglio ritiene che quest'ultimo elemento numerico sia ancora più significativo "se si tiene conto che nello stesso periodo il reddito medio reale degli altri Stati Ocse si è ridotto", sottolinea la premier.
Insomma, si tratta di una "crescita incoraggiante, dovuta principalmente all'aumento della remunerazione dei dipendenti e dei redditi da lavoro autonomo". I risultati fatti uscire dall'Ocse non fanno altro che sostenere quindi che in Italia "crescono i salari, con l'indice delle retribuzioni orarie cresciuto del 3,1% nel 2023 rispetto all'anno precedente. Numeri che non si vedevano da molto tempo". Questi risultati, prosegue Meloni, "confermano il dinamismo della nostra economia, la bravura dei nostri imprenditori e lavoratori, ma anche gli effetti positivi delle politiche messe in atto dal governo a favore delle famiglie e dei lavoratori. Risultati - conclude Giorgia Meloni - che ci incoraggiano a proseguire con determinazione sulla strada intrapresa a sostegno di chi crea ricchezza e lavoro in Italia". Un altro colpo non semplice da dovere ricevere per tutti i gufi a sinistra che si sono recentemente affannati ad attaccare il governo a colpi di sit-in sotto la Rai, dimenticandosi allo stesso tempo la situazione del Paese reale.
Per quanto riguarda la visione nel suo insieme, il reddito reale delle famiglie pro capite nell'Ocse è diminuito dello 0,2% nel terzo trimestre del 2023, mentre il pil reale pro capite è cresciuto dello 0,3%. Nonostante il calo complessivo, 11 Paesi dell'Ocse hanno registrato un aumento del reddito reale delle famiglie pro capite nel terzo trimestre del 2023. Tra questi emerge l'Ungheria che ha registrato l'aumento maggiore (5,5%), in seguito ad una forte crescita delle retribuzioni dei lavoratori dipendenti, dei redditi da lavoro autonomo e da capitale. Gli altri 10 hanno registrato diminuzioni come la Spagna che ha avuto la contrazione maggiore (-2,1%) trainata da un aumento delle imposte sul reddito e sul patrimonio. In sostanza il reddito delle famiglie Italiane cresce a dispetto del resto d'Europa. "Questo risultato è dovuto soprattutto all'aumento della remunerazione dei lavoratori dipendenti e dei redditi dei lavoratori indipendenti - afferma il copresidente del gruppo ECR al Parlamento europeo, Nicola Procaccini (Fratelli d'Italia) -.
Questi dati forniscono ancor più valore all'azione del governo per raggiungere l'obiettivo di aumentare stipendi e salari per invertire una tendenza che da più di trent'anni vede ferma la base reddituale dei lavoratori italiani".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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