Intesa Santoro-Rai: "Non sarà dipendente, collaborerà per 2 anni"

Santoro non sarà più un dipendente Rai, azienda della quale resterà comunque collaboratore. Il Cda ha approvato un accordo con Santoro per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dipendente

Intesa Santoro-Rai: 
"Non sarà dipendente, 
collaborerà per 2 anni"

Roma - Michele Santoro non sarà più un dipendente Rai, azienda della quale resterà comunque collaboratore. Oggi il Cda di viale Mazzini ha approvato infatti - con 7 voti a favore e 2 astenuti - su proposta del direttore generale Mauro Masi un accordo quadro con Santoro per la "risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dipendente".

La risoluzione del contratto Nella seduta odierna, il consiglio di amministrazione ha approvato (7 voti a favore e 2 astenuti) su proposta del direttore generale Mauro Masi un accordo quadro con Santoro per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dipendente. In una nota dell’ufficio stampa i vertici di viale Mazzini hanno spiegato che "l’accordo consensuale, che deve essere implementato attraverso contratti applicativi che saranno messi a punto nei prossimi giorni, prevede la realizzazione di nuovi progetti editoriali che verranno realizzati da Santoro nei prossimi due anni". La Rai continuerà, quindi, ad avvalersi della collaborazione di Santoro che "in questo modo, avrà la possibilità di sperimentare nuovi generi televisivi attraverso un ulteriore sviluppo del proprio percorso professionale". A quanto si apprende le due astensioni di oggi nel voto del Cda sul rapporto di lavoro con Michele Santoro sono di Angelo Maria Petroni e Rodolfo De Laurentiis.

Santoro: "Spiegherò dopo la firma" Finchè l’accordo non sarà firmato Santoro non spiegherà le proprie ragioni. Solo dopo la firma il conduttore probabilmente convocherà una conferenza stampa per chiarire le motivazioni alla base della decisione di lasciare l’azienda come dipendente e di rimanere soltanto per sperimentare nuovi programmi.

Ipotesi Rai 3 Michele Santoro ci pensava da tempo: non solo a lasciare la Rai come dipendente ma soprattutto a individuare nuovi spazi e nuovi progetti, a cercare di non recitare sempre la stessa 'parte in commedia'. I suoi programmi non hanno mai superato le quattro edizioni e dunque per lui era maturo il tempo di cambiare e di riprendere un suo vecchio pallino - quello delle docu-fiction - sulla scorta di 'Corre bisonte corri' andato in onda lo scorso anno. Lo studio vuoto, lui che introduce il tema e poi la messa in onda. Dove? Probabilmente - secondo quanto si apprende - su Raitre, vista la disponibilità offerta a Michele Santoro da Antonio Di Bella ed esplicitata quando il giornalista venne ospitato da Serena Dandini a Parla con me durante la preparazione di Rai per una Notte. "Questa è stata la tua casa ed' pronta a esserlo nuovamente", disse il direttore di Rete. Insomma, quella di Santoro non è una decisione del tutto inattesa ma a lungo meditata e poi rinviata a causa della sospensione dei talk in periodo elettorale, in virtù delle disposizioni sulla par condicio: "Finché ci impediranno di andare in onda, resisteremo", annunciò. Ora che la questione é sedimentata, a bocce ferme, Santoro lascia ma - come lui stesso fa sapere - spiegherà le ragioni solo dopo aver firmato l'accordo che sancisce la separazione consensuale dalla Rai. Comunque se ne parla per la prossima stagione perché il giornalista porterà a termine questa serie di Annozero su Raidue.

Vespa: essere perseguitato ottimo investimento "Si conferma che per Michele essere perseguitato si è rivelato un ottimo investimento". Così Bruno Vespa commenta l'accordo consensuale tra Michele Santoro e la Rai. "Sono molto contento che lui resti da noi, perché è un giornalista che conosce molto bene la televisione - aggiunge il conduttore di 'Porta a porta' - Ero convinto e l'avevo detto da tempo che sarebbe stata trovata una soluzione con le docufiction. Per me è quindi tutto scontato e si conferma che per Michele essere perseguitato si è rivelato un ottimo investimento".

Costanzo: contento se lui è contento "Sono contento se lui è contento. So che da tempo voleva occuparsi di docufiction". Così Maurizio Costanzo commenta l'accordo.

L'Annunziata: la Rai ci perderà "Sono profondamente dispiaciuta perché Santoro quest'anno aveva fatto il talk più forte della Rai", dice Lucia Annunziata.

"Sono addolorata non solo come giornalista, ma soprattutto come conduttrice della Rai - aggiunge - Sono sicura che l'azienda ci perderà con questo accordo. Sapevo che Santoro era stanco di questa guerra continua. Nell'ultimo periodo stava assumendo un ruolo diverso, di mediatore, stava sperimentando cose nuove. Sono molto dispiaciuta anche per questo".

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