L'«AcquiAmbiente» alla carriera a Folco Quilici, una vita per la natura

Assegnato il premio «AcquiAmbiente», il più importante del settore in Italia. Vincono ex aequo Mario Tozzi e Augusto Grandi. Al famoso documentarista e scrittore ferrarese il riconoscimento alla carriera

L'«AcquiAmbiente» alla carriera 
a Folco Quilici, una vita per la natura

Quali siano i grandi rischi che gravano, da tempo ormai, sul nostro patrimonio ambientale, è noto: pur senza sposare le testi più «catastrofiste» sono innegabili pericoli quali l'inquinamento ambientale, il riscaldamento globale, la progressiva deforestazione e desertificazione di alcune aree del pianeta, le pioggie acide, l'estinzione di numerose specie viventi. E quali siano le possibili soluzioni - locali o globali, pubbliche come private - per ridurre o combattere tali rischi, sono argomento di discussione, talvolta anche feroce, su tutti i «media» e su tutti i «tavoli» della politica, nazionale e internazionale. A volte, però, come non ci si stanca mai di ripetere, non è necessario il clamore: anche un piccolo «gesto», discreto e concreto, è importante per dare corpo all'azione di tutela e salvaguardia del paesaggio, il nostro bene - insieme al patrimonio artistico - più prezioso. Uno di questi «gesti», che si ripete con grande efficacia ormai da dodici anni, è il premio «AcquiAmbiente», nato nel 1997 ad Aqui Terme, ispirato al sacrificio e il coraggio di coloro che in Val Bormida hanno combattuto per il diritto a un ambiente sano, opponendosi a un inquinamento chimico che negli anni passati aveva distrutto l'ecosistema del Bormida, stravolto l'economia e la vita di intere famiglie.
Dedicato alla memoria del nigeriano Ken Saro Wiwa (fatto impiccare, nel 1995, dalla giunta militare che governava il suo paese per aver creato un movimento ambientalista e lottato contro le multinazionali straniere del petrolio che sfruttavano senza pietà la terra del suo popolo, gli Ogoni, distruggendo l'ambiente e quindi la loro stessa sopravvivenza), il premio «AcquiAmbiente» è uno dei più importanti in assoluto, nel suo genere, in Italia. Ieri sono stati annunciati i vincitori dell'edizione 2009: ex aequo hanno vinto Mario Tozzi (per il libro «Gaia, un solo pianeta. Quale futuro ci attende?», ed. De Agostini) e Augusto Grandi (per il libro «Lassù i primi. La montagna che vince», Daniela Piazza Editore), affiancati da Folco Quilici (Ferrara, 1930) che si aggiudica il premio alla carriera per il suo straordinario lavoro di romanziere, regista e divulgatore scientifico. Come ha ricordato il poliedrico assessore alla Cultura di Acqui Terme (luminare della medicina, saggista e instancabile organizzatore di eventi culturali), Carlo Sburlati: «Folco Quilici non è un astratto ambientalista dell'ultima ora, né un catastrofista apocalittico. Per tutta la vita ha unito l'amore per la natura e per la Terra con la loro conoscenza, che si trasforma in passione e la trasmette, con tutti gli strumenti dello studioso e dell'artista: narrativa, saggistica, cinema, fotografia». E in effetti, Folco Quilici, viaggiatore instancabile non alla ricerca dell'avventura ma della bellezza, ha raccontato per tutta la sua vita, da grandissimo "scienziato" prestato al giornalismo, il mondo sopra e sotto i mari.


«L'altissimo numero di partecipanti rispetto alle passate edizioni - ha dichiarano il Sindaco di Acqui Terme, Danilo Rapetti - non fa che esplicitare l'attualità delle tematiche affrontate dal Premio stesso, premiando il lavoro di un'Amministrazione che in questi anni ha compiuto notevoli sforzi per valorizzare e riqualificare il territorio di Acqui e le sue valli e porre l'accento sulle tematiche ambientali». La cerimonia ufficiale di consegna del Premio, si terrà sabato 27 giugno ad Acqui Terme, nella prestigiosa Villa Ottolenghi.

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