Caso Boccia, Carabinieri al ministero della Cultura: acquisiti documenti

Gli inquirenti sono stati ricevuti dal neo ministro Alessandro Giuli che ha assicurato la "massima collaborazione" per la consegna degli atti richiesti

Caso Boccia, Carabinieri al ministero della Cultura: acquisiti documenti
00:00 00:00

Sullo sfondo degli ultimi casi di dossieraggio che stanno agitando i palazzi del potere, dalla maggioranza di governo all’opposizione di sinistra, si nasconde defilato l’affaire Sangiuliano-Boccia. Il caso che ha fatto cadere il titolare del ministero della Cultura Gennaro Sangiuliano, poi prontamente sostituito da Alessandro Giuli, e l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, è destinato a tenere banco ancora per molto tempo. Nella tarda mattinata di oggi, si apprende dall’Ansa, i carabinieri del nucleo Investigativo di Roma si sono recati al ministero della Cultura per acquisire documentazione sul caso.

Le carte prese dai carabinieri, ovviamente relative alla vicenda che coinvolge l’ex ministro Sangiuliano e l'imprenditrice campana, rappresentano un tassello fondamentale dell’intricato puzzle costruito dai due protagonisti. Gli inquirenti, secondo quanto apprende l'Ansa da diverse fonti, sono stati ricevuti dal neo ministro Alessandro Giuli che ha assicurato la “massima collaborazione” per la consegna degli atti richiesti.

La querelle, giova ricordarlo, era iniziata a fine agosto quando l’imprenditrice ha pubblicato un post sui social – apparentemente innocente – nel quale ringraziava l'allora ministro della Cultura per la nomina a Consigliera Mic per i Grandi Eventi. Da qui iniziano le polemiche. Se il ministero prova a smentire fin da subito, l’imprenditrice rispolvera altro materiale riguardante il G7 dei ministri della Cultura e rilancia. Cominciano le polemiche, spesso alimentate dall’opposizione, sul ruolo dell’imprenditrice campana all’interno del ministero. Fino al 4 settembre scorso quando il ministro, ormai sfiduciato, ammette di avere avuto con una relazione affettiva con Boccia, di aver pensato di conferirle l’incarico da consulente ma di aver fermato la procedura perché voleva evitare "conflitti d'interesse". Da qui arrivano le dimissioni di Sangiuliano e, contemporaneamente, la denuncia nei confronti della Boccia.

Entrambi devono essere sentiti dalla procura di Roma. Il primo a parlare è stato proprio Sangiuliano che, per voce dei suoi legali, ha lasciato trapelare ben poco della sua audizione.

“Abbiamo illustrato alcuni aspetti della denuncia che abbiamo presentato nei confronti della Boccia, così come richiesto dai pubblici ministeri”, si è limitato a spiegare l’avvocato dell’ex ministro. Lo stesso iter spetterà, da qui a breve, all’imprenditrice coinvolta nella denuncia.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica