New York - Con una stretta di mano fra il premier
israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente palestinese Abu
Mazen, si è aperto a New York il summit a tre sul Medio Oriente
sponsorizzato e presieduto da Barack Obama. Dal presidente
americano è arrivato un appello ai leader mediorientali a fare di
più per favorire la ripresa dei negoziati di pace.
Obama, che ha oggi presieduto un
vertice trilaterale con il premier israeliano Benjamin
Netanhyahu e il presidente dell’Autorità palestinese Mahmud
Abbas (Abu Mazen), ha parlato di progressi, riconoscendo però
che molto deve essere ancora fatto per far ripartire i
negoziati.
Il presidente Usa ha deciso di inviare nuovamente in Medio
Oriente il suo emissario George Mitchell, e ha chiesto al
segretario di Stato Hillary Clinton di fargli un rapporto sulla
situazione ad ottobre.
Obama ha ribadito le richieste Usa: agli israeliani la Casa
Bianca chiede di frenare gli insediamenti, ai palestinesi di
rinunciare con determinazione al terrorismo e ai paesi arabi di
avviare iniziative concrete per agevolare il processo di pace.
Netanyahu: "Israele desidera cooperare" "Israele desidera cooperare con gli Stati Uniti
per promuovere il processo di pace". Lo ha dichiarato il premier israeliano
Benjamin Netanyahu al presidente degli Stati Uniti Barack Obama, incontrato
poco fa a New York, a margine delle sessione annuale dell’Assemblea Generale
Onu. Dalla delegazione di Netanyahu hanno fatto sapere al sito del quotidiano
Yedioth Ahronoth che l’incontro "è andato bene" e che Obama ha elogiato il
governo dello Stato ebraico per i recenti passi verso la pace con i
palestinesi.
Altro tema discusso nel breve bilaterale è stato il rapporto
Goldstone, commissionato dall’Onu, sull’operazione Piombo Fuso nella Striscia
di Gaza, da cui sono emersi crimini commessi dai militari israeliani contro i
civili palestinesi. "Questo è un test per la comunità internazionale - ha
detto Netanyahu - Se vuole che Israele si assuma dei rischi con l’obiettivo
della pace, non può impedire che si difenda".
Media Israele: "Obama arretra sugli insediamenti" I media elettronici israeliani
danno stasera ampio rilievo alle dichiarazioni del presidente
Usa Barak Obama, in apertura dell’incontro trilaterale a New
York col premier israeliano Benamin Netanyahu e col presidente
palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas), sottolineando un apparente
arretramento nella richiesta Usa di totale congelamento delle
costruzioni negli insediamenti ebraici nei territori
palestinesi.
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