Cartabia al Beccaria. Con "Palla al centro" sono tanti i progetti di reinserimento

Percorsi di reinserimento per i ragazzi dell'Istituto penitenziario minorile Cesare Beccaria, sensibilizzando la comunità sul tema del disagio giovanile, in un'ottica di abbattimento dei pregiudizi, contrasto all'isolamento e alla stigmatizzazione dei ragazzi entrati nel circuito penale

Cartabia al Beccaria. Con "Palla al centro" sono tanti i progetti di reinserimento

Realizzare percorsi di reinserimento per i ragazzi dell'Istituto penitenziario minorile Cesare Beccaria, sensibilizzando la comunità sul tema del disagio giovanile, in un'ottica di abbattimento dei pregiudizi, contrasto all'isolamento e alla stigmatizzazione dei ragazzi entrati nel circuito penale. Sono questi gli obiettivi del progetto «Palla al Centro» della Fondazione Francesca Rava illustrati alla ministra della Giustizia Marta Cartabia (nella foto) durante la sua visita di ieri. L'iniziativa rientra in un accordo di collaborazione con il Tribunale per i minorenni e con il Centro per la Giustizia Minorile. Nell'ambito del progetto sono stati inoltre riqualificate dalla Fondazione la palestra, restituita dopo tanto tempo ai ragazzi del Beccaria e quattro aule nell'ex palazzina femminile.

All'evento, oltre alla ministra, ai ragazzi dell'istituto e alla presidente della Fondazione Mariavittoria Rava, c'erano la vicepresidente Letizia Moratti, il direttore dell'Istituto Fabrizio Rinaldi, il prefetto Renato Saccone e gli assessori Lamberto Bertolé e Martina Riva. L'idea è costruire un «ponte» tra dentro e fuori, in sinergia con aziende, istituzioni e università. Cartabia ha visitato l'aula di informatica allestita nell'area detentiva grazie al sostegno di Microsoft, dove si svolgono i corsi di informatica e le quattro aule riqualificate nell'ex palazzina femminile del Beccaria, dove si tiene un corso di grafica e web design. «Lo scopo - ha affermato Cartabia - è portare speranza e luminosità, dentro una condizione difficile per tutti. Questo è il volto della giustizia per cui tutti lavoriamo quotidianamente».

«Vogliamo creare percorsi di rinascita per i giovani entrati nel circuito penale», ha commentato Rava.

Con il progetto Palla al Centro «puntiamo alla formazione e al trasferimento di skills pratiche e teoriche - ha concluso - che possano arricchire il curriculum dei ragazzi nel tempo sospeso della pena o durante la detenzione». I giovani detenuti dell'Istituto hanno regalato alla ministra un dipinto da loro realizzato che ritrae una candela accesa.

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