Dall'immigrazione al clima: Obama fa l'attivista anti Trump

Obama alla Fiera di Rho: "L'America è quella che è grazie agli immigrati italiani". E annuncia: "Con Renzi lavoriamo a una a rete di attivisti globali". Poi l'attacco a Trump: "Agire sui cambiamenti climatici"

Dall'immigrazione al clima: Obama fa l'attivista anti Trump

"Gli Stati Uniti non sarebbero quello che sono senza il contributo di generazioni di migranti italiani che sono arrivati con nulla nelle mani, ma con fede, convinzione e lavoro duro sono riusciti ad avere successo e hanno rafforzato l'America. Grazie all'Italia per l'ospitalità incredibile che avete sempre dimostrato". Barack Obama saluta la Fiera Milano tra gli applausi dei presenti. Una vera e propria standing ovation di chi ha pagato profumatamente per ascoltare l'intervento dell'ex presidente americano al "Global food innovation summit". "Io e Matteo (Renzi, ndr) abbiamo parlato di come porteremo a creare una rete efficiente di 'attivisti globali' in diversi settori".

"L'ultimo Obama che è stato qui è stata Michelle e so che lei è la star che conta di più e vi invia i suoi saluti. Quella in Toscana è stata una delle vacanze più romantiche e vi prometto che ritorneremo tantissimo negli anni futuri, potete contarci". Sul palco di Seeds&Chips al Tuttofood alla Fiera di Milano Rho, il 44° presidente degli Stati Uniti esordisce scherzando: "Ho dimenticato la cravatta". E prova a dire "buon pomeriggio". Quindi, smaltiti i convenevoli, passa all'attacco mettendo sul tavolo i temi a lui cari: l'immigrazione e i cambiamenti climatici. Sottolineando l'importanza dell'accordo di Parigi, che fu ratificato da 72 Paesi, insiste sulla necessità di invertire la tendenza. Proprio oggi, però, la Casa Bianca ha posticipato l'incontro durante il quale l'amministrazione Trump avrebbe dovuto discutere sulla volontà di rispettare o abbandonare l'accordo di Parigi. "Speriamo di guidare il nostro mondo verso il primo accordo significativo mondiale per un futuro a basso contenuto di carbonio", spiega vantandosi di aver "trasformato il tema climate change in una priorità assoluta". "Nessun paese, grande o piccolo, sarà immune dall'impatto del cambiamento climatico - comntinua - se ogni Paese mettesse un freno alle emissioni, il cambiamento del clima avrebbe comunque un impatto negli anni successivi".

Senza mai nominare il bando ai Paesi musulmani o la fortificazione del muro che divide gli Stati Uniti dal Messico, Obama pontifica anche sull'immigrazione. Lo fa chiacchierando dal palco di Seeds&Chips con Sam Kass, chef della Casa Bianca durante il suo secondo mandato. "Alcuni profughi in Europa non sono solo prodotti di conflitti - spiega l'ex presidente - ma di carenze alimentari destinate a peggiorare. Se non intraprendiamo un'azione necessaria - incalza - la migrazione è destinata a peggiorare".

"Vediamo centinaia di persone che non riescono più a nutrirsi e quindi le migrazioni e i profughi hanno raggiunto numeri importanti e senza precedenti nella storia dell'umanità", continua ponendo l'accento sulla necessità "di mantenere questi cambiamenti nelle stime e puntare su innovazione e tecnologia".

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