A Biarritz, in Francia, si apre il G7. Emmanuel Macron fa gli onori di casa, per un vertice che vede diversi dossier molto delicati sul tavolo e con una comunità internazionale che, da quando c'è Donald Trump alla guida degli Stati Uniti, appare molto meno propensa ai grandi accordi multilaterali.
Gli incendi in Amazzonia
In questo G7, l'Europa sembra concentrarsi, almeno apparentemente, sul grave disastro ecologico che sta avvenendo in Amazzonia. I roghi che stanno devastando la foresta pluviale del Brasile sono al centro del dibattito politico, con Emmanuel Macron e Angela Merkel che hanno già puntato il dito su Jair Bolsonaro, colpevole, a detta dell'asse franco-tedesco, di non essersi particolarmente impegnato nella tutela del polmone del mondo. La cancelliera tedesca non ha lasciato dubbi: "Siamo particolarmente scioccati dagli orribili incendi in Amazzonia. L'obiettivo del vertice è capire l'aiuto che possiamo dare ed è importante che il G7 lanci un messaggio chiaro: dobbiamo fare il possibile affinché la foresta pluviale smetta di bruciare".
Dazi sul tavolo del G7
Ma se gli incendi in Amazzonia diventano, a sorpresa, il tema più "caldo" di questo G7, non significa che non vi siano problemi ben più politici che saranno discussi al tavolo delle trattative. Trump è arrivato a Biarritz con un messaggio molto netto nei confronti del'Europa: è pronto a rispondere ai dazi francesi sull'hig-tech americano con tariffe doganali contro i vini francesi. Ipotesi che ha fatto sobbalzare Donald Tusk che ha affermato di proteggere il vino francese "con sincera determinazione". E nel frattempo, è la stessa Cina ad aver alzato il dito nei confronti degli Stati Uniti con un piano di dazi da imporre su 75 miliardi di dollari di merci made in Usa.
Le proteste
Il dispiegamento della polizia è notevole: sono circa 13mila gli agenti dispiegati dalla Francia per controllare la cittadina che ospita il G7. Nella notte, si sono però registrati i primi scontri tra manifestanti e polizia a pochi chilometri da Biarritz, nella cittadina di Urrugne. Le forze dell'ordine hanno arrestato 17 persone.
Tuks elogia Conte
Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha elogiato anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Tusk ha definito il premier dimissione come "uno dei migliori esempi di lealtà in Europa". "È sempre difficile difendere gli interessi nazionali e trovare soluzioni europee ma su di lui posso dire soltanto cose positive", ha detto Tusk.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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