Nonostante un accordo sul nucleare molto favorevole l'Iran continua a considerare gli Stati Uniti come il "Grande Satana". "Gli Stati Uniti rimangono il nemico numero uno", a parlare è l'Ayatollah Mohammad Yazdi, presidente degll'Assemblea degli esperti. Per Yazdi, "se si cerca di scoprire la radice della sedizione in atto intorno a noi si individua in loro il principale sostenitore". L'America rimane il nemico principale ma non l'unico: "Gli Stati Uniti insieme a Israele sono all'origine della situazione nella regione, e il loro obiettivo consiste nel proteggere il regime sionista in Medio Oriente".
Se molti cittadini iraniani il giorno stesso dell'accordo sono scesi in piazza per festeggiare, chi non ha esultato è Mohammad Ali Jafari, il potente comandante Guardie rivoluzionarie: "Non bisogna lasciarsi ingannare dal linguaggio nuovo degli americani", sì perché i pasdaran rivoluzionari sono in guerra continua e per loro il complotto è sempre dietro l'angolo: "Non dovremmo essere ingannati dagli Usa che vogliono infiltrarsi in Iran con nuovi metodi e strumenti".
A gettare un po' di acqua sul fuoco è arrivato il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif che ha bollato come ostile la propaganda anti-accordo, sperando così di convincere il Congresso americano a firmare l'intesa: "Crediamo che questo sia un accordo
reciprocamente vantaggioso e se la gente non si preoccupa troppo della propaganda dei guerrafondai all'interno e all'esterno della nostra regione, non c'è motivo per cui l'accordo trovi degli ostacoli negli Stati Uniti".
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