“La Germania ha il dovere morale di combattere il crescente antisemitismo” ha dichiarato la cancelliera tedesca Angela Merkel lo scorso 9 novembre, durante la cerimonia commemorativa dell'ottantesimo anniversario della Notte dei cristalli, tenutasi in una sinagoga di Berlino.
Quella notte del 1938 avrebbe dato il via alla tragedia dell'Olocausto: centinaia di ebrei furono massacrati, e più di mille sinagoghe messe a ferro e fuoco dalle SA naziste tra Germania, Austria e Cecoslovacchia. Eppure sembra che i tedeschi debbano oggi fare i conti con una nuova ondata di antisemitismo, soprattutto nelle scuole e nelle grandi città.
Nei primi mesi del 2018 una serie di episodi di violento razzismo nei confronti di cittadini di origine ebraica ha scosso l'opinione pubblica. A marzo, in una scuola elementare di Berlino, una bambina ebrea ha raccontato di essere stata aggredita da alcuni suoi compagni musulmani, i quali le avrebbero anche rivolto minacce di morte. E non si tratta di un episodio isolato, moltissimi altri sono stati registrati: solo a Berlino, tra gennaio e giugno, più di 80 casi.
Così lo scorso maggio il governo federale ha istituito una speciale Commissione per contrastare il fenomeno del crescente antisemitismo, affidata all'ex diplomatico Felix Klein. Tra le sue prime iniziative spicca la costruzione di un database nazionale per la raccolta di dati e informazioni circa tutte le aggressioni segnalate.
Uno studio dell'Università Tecnica di Berlino, pubblicato lo scorso luglio, la dice lunga: dopo aver analizzato più di 300mila tra testi e messaggi estratti da diversi social network, il team di ricerca ha concluso che, oltre ad essere drasticamente aumentati rispetto al recente passato, i contenuti espressi sono molto più radicali e feroci.
Secondo le statistiche, circa il 90% dei messaggi di odio che si registrano in rete proviene da ambienti vicini all'estrema destra. Tuttavia, come affermano diverse vittime, gli attacchi più pericolosi risultano essere quelli portati avanti da persone di origine araba, nelle cui comunità è frequente che si sviluppi una retorica antisionista alimentata anche dal protrarsi del conflitto arabo-israeliano.
“Attenzione a condannare i musulmani, non vogliamo che si creino scontri tra minoranze”, ha però avvertito il commissario Klein.
L'opinione pubblica sembra essere consapevole della situazione: un sondaggio condotto la scorsa settimana dall'emittente ZDF rivela che circa un terzo dei cittadini tedeschi è convinto che l'antisemitismo oggi in Germania sia 'forte' o 'molto forte'.
A confermarlo è proprio la professoressa Schwarz-Friesel, leader del team di ricerca che ha portato avanti lo studio sui social: “l'antisemitismo non arriva solo da ambienti di estrema destra, ma anche da elettori liberali o di centro-sinistra”,
dimostrando l'ampia diffusione del fenomeno. Così, come ha affermato una delle vittime delle aggressioni a fine 2017, “il problema non sono i pochi, cattivi individui, ma tutti coloro che sono d'accordo con loro”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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