Amadeus cestina Ferragni, addio monologhi e Fiorello: quindi, Sanremo...

Quindi, Sanremo...: la prima conferenza stampa, lo schiaffo a Fabio Fazio e i trattori

Amadeus cestina Ferragni, addio monologhi e Fiorello: quindi, Sanremo...
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- Grandi notizie dal Festival di Sanremo: grazie a Dio quest’anno non ci saranno monologhi. Lo ha detto Amadeus ed è il più grande dei regali che potesse farci: niente letterine stile Ferragni, niente inutile racconto di Diletta Leotta sulla sua bellezza o prediche sul razzismo in bocca a Paola Egonu. È un po' come se il direttore artistico avesse cestinato il fulcro del festival dell'anno scorso, Ferragni inclusa. Bene così.

- Pare però che dovremo subire solo tre testimonianze: una sul tumore di Giovanni Allevi, un'altra sul giovane musicista morto per una banale lite e poi qualcosa sulle morti bianche. Grande rispetto per tutte queste storie, ma resta sempre la domanda di fondo: se è il festival della musica italiana, perché non limitarsi a cantare o al massimo intrattenere?

- Difficile dire se Amadeus abbia deciso di virare sul sovranismo o stia facendo il furbo. Di sicuro non farà un Festival woke come l'anno scorso (benedetto il cambio della guardia in Rai) e pare abbiano chiesto a Rosa Chemical di non limonarsi nessun Ferragnez in diretta tv. Però sposare la causa degli agricoltori ("la loro protesta è sacrosanta") e volerli sul palco potrebbe anche diventare uno sgarbo alla Meloni che i temi dei trattori li condivide ma che se li sta pure ritrovando un po’ contro.

- Ovviamente gli agricoltori hanno già colto la palla al balzo e si dicono pronti a trasferirsi in massa a Sanremo. Ormai Amadeus ha lanciato il sasso e non potrà certo tirare indietro la mano, anche se - fanno sapere dalla Rai - non vi sono contatti in corso. Magari ci regaleranno un po' di brio: in fondo non esiste Sanremo senza polemiche e scoop preconfezionati, come mi fa notare un amico. E quest'anno nella noia totale non restava che puntare sui trattori.

- Fabio Fazio può pure smettere di frignare. Ricordate? Quando la Rai fece sapere agli artisti che il giorno dopo la fine del festival non sarebbero potuti andare in altre reti tv, san Fabio disse che sembrava una norma scritta contro di lui. In realtà si trattava di banale buonsenso: se la Rai "produce" un vincitore di Sanremo, perché il giorno dopo dovrebbe regalarlo al concorrente? Infatti, non c’era alcuna chiusura verso Che tempo che fa e lo dimostra il fatto che Amadeus è andato ospite l'altra sera avendo avuto l’autorizzazione di Roberto Sergio. Qui il ragionamento è stato semplice: pubblicità gratis in un network concorrente, cosa vuoi di più dalla vita?

- Ad Amadeus chiedono: come mai ci sono canzoni napoletane, se possono esserci solo testi scritti in italiano. E lui che risponde: “Ho scritto io il regolamento e me lo sono pure modificato”. Almeno è sincero.

- Quando Fiorello scherza affermando che l'ultima sera bisognerebbe invitare il Codacons visto che quest'anno non c'è

un filo di polemica, esprime un timore che abbiamo già segnalato: nel 2024 Sanremo è meno presente sui media di quanto non lo fosse lo scorso anno. Chissà se questo avrà o meno un effetto sugli ascolti...

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