Aveva partecipato al Premio Vesuvio nel 2018 ed era salito sul podio, piazzandosi al secondo posto. A distanza di un anno si scopre che “Special One LF”, il cavallo da corsa specialista nelle gare di trotto, era dopato con anabolizzanti. I responsabili sono stati denunciati e l’animale è stato sottoposto a sequestro preventivo prelevato nella scuderia di Varcaturo, nel Napoletano.
Il cavallo era quotato bene nelle scommesse e l’aiutino è servito a farlo arrivare tra i primi tre, in modo da far intascare bei soldi a chi aveva puntato sulla sua performance. L’imbroglio è stato smascherato dai carabinieri forestali, che hanno incriminato un 51enne e un 64enne, accusati di maltrattamento di animali e frode in competizioni sportive.
La gara finita sotto osservazione è quella del Premio Vesuvio dell’anno scorso, che si è svolta all’ippodromo Cirigliano di Aversa, in provincia di Caserta.
La quotazione di “Special One LF” faceva gola agli scommettitori: la vittoria sarebbe stata pagata 27 a 1, ossia per ogni euro scommesso se ne sarebbero guadagnati 27, mentre per un piazzamento sul podio si vincevano 3,6 euro. A puntare sul cavallo erano stati in pochi, molto probabilmente solo chi sapeva della truffa, che è stata scoperta grazie ai controlli antidoping. Due anni fa un caso del genere si verificò addirittura durante lo svolgimento del famoso Palio di Siena, dove un cavallo fu trovato positivo al doping.
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