Un anno dopo l'elezione di Manfredi: ecco i problemi irrisolti

Sicurezza, degrado e trasporti sono le questioni delicate che sta affrontando l’amministrazione comunale guidata da Gaetano Manfredi. Ma le grane non mancano

Un anno dopo l'elezione di Manfredi: ecco i problemi irrisolti

È passato poco più di un anno dall’elezione di Gaetano Manfredi a sindaco di Napoli. L’esponente del centrosinistra, che nella tornata elettorale del 4 ottobre del 2021 ha potuto contare sull’alleanza con il M5s, aveva assunto un impegno preciso con la città. "Costruiremo un futuro importante per Napoli e per l'Italia", disse nel suo primo discorso. Molti napoletani ci avevano creduto, sperando in una svolta dopo l’era De Magistris. Ma il cambio di passo fino ad ora non sembra esserci stato. Perché ci sono questioni di non poco conto che ancora assillano i cittadini.

Primo problema la criminalità scatenata. È vero che il tema della sicurezza non riguarda solo il Comune. Ma i cittadini si sentono in balia dei malviventi. Scippi, rapine, violenza si segnalano dal centro alla periferia. Non sono risparmiati turisti e giovanissimi.

Sconvolse l’opinione pubblica la rapina con pistola all’esterno di un locale in piazza Trieste e Trento ai danni di due turisti svizzeri. In quell’occasione i malviventi fecero una cosa clamorosa: restituirono l’orologio appena si accorsero che era falso. La scena fu catturata dalle immagini di videosorveglianza del locale.

Il luogo dove avvenne il crimine è situato a due passi dalla Prefettura. Luogo simbolo di Napoli. A settembre si tenne un vertice del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica proprio in Prefettura. Alla riunione, presieduta dal prefetto Claudio Palomba, partecipò tra gli altri il sindaco. Nell’incontro fu deciso che i militari dell’operazione "Strade sicure" saranno presenti nella piazza anche di notte. Sintomo che la situazione sul fronte della sicurezza è complicata.

Vi è poi la questione mala movida che rovina le notti di molti napoletani. A febbraio entrò in vigore l’ordinanza varata dall’amministrazione comunale, d'intesa con il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, per contrastare lo sconcertante fenomeno.

Il provvedimento, che riguardava oltre un centinaio di strade, prevedeva lo stop alla musica a mezzanotte, con i locali che dovevano chiudere all’una nei giorni feriali e un’ora dopo nei fine settimana. Le limitazioni di orario erano estese anche all'asporto di bevande di alimenti per market e chioschi. Dalla stretta sono stati esclusi ristoranti e pizzerie con servizio ai tavoli. Si era fatto, inoltre, divieto a chiunque di utilizzare su strada amplificatori o percussioni a partire dalle ore 23.

"La nostra intenzione non è punitiva ma questo è un tema clou: vogliamo tutelare la quiete pubblica, il decoro e soprattutto i minori", aveva spiegato il primo cittadino consapevole che il provvedimento avrebbe scatenato polemiche "Non si possono accontentare tutti. Altrimenti, l'alternativa sarebbe non fare nulla - aveva aggiunto Manfredi-. Ma con gli esercenti c'è stato un confronto molto franco e molto costruttivo, abbiamo accolto anche alcune delle loro osservazioni". Di polemiche ce ne sono state. Non tutti avevano appoggiato l’ordinanza. I proprietari dei locali e la Fipe Confcommercio hanno bocciato senza appello il provvedimento. Nonostante l’impegno del Comune il by night ha continuato a creare problemi.

Altro tema che si può legare a quello della sicurezza riguarda il degrado del Vasto, area vicina alla Stazione centrale. I residenti ancora oggi segnalano sporcizia e "mercatini della monnezza" nella zona. In questo caso non si notano grandi differenze con l’era De Magistris. Un fattore sottolineato in particolare dagli aderenti del "Comitato quartiere Vasto" che, invece, chiedono interventi risoluti per recuperare l’area.

Come se non bastasse Napoli è alle prese con il problema dei trasporti. Basti pensare che da qualche giorno la funicolare di Chiaia ha chiuso per almeno sei mesi causa manutenzione. Un enorme problema per la viabilità cittadina. Nei giorni scorsi il sindaco, ammettendo possibili disagi, aveva promesso un piano per limitare i problemi. "Devo dire che noi abbiamo ereditato una situazione disastrosa, perché la funicolare di Chiaia aveva visto scadere i suoi 20 anni di esercizio nel 2017 e i miei predecessori hanno chiesto cinque proroghe, ma non sono mai riusciti a fare una gara per aggiudicare i lavori. Adesso noi ci troviamo anche con l'incremento dei costi", aveva spiegato Manfredi a margine delle celebrazioni per le Quattro giornate di Napoli.

Il primo cittadino allo stesso tempo aveva garantito che sarebbero state incrementate "le attività sull'altra funicolare e aumenteremo il numero di navette che seguono il percorso della funicolare di Chiaia". Un aiuto sei mesi sono lunghi. Residenti, commercianti e tutte le persone, decine di migliaia, che abitualmente usufruiscono della funicolare non hanno nascosto il loro malcontento. Un'altra sfida che il Comune deve affrontare.

L'operato del sindaco non è gradito da tutti tanto che non mancano polemiche politiche.

Nelle ultime ore Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia ha dichiarato: "È un fallimento annunciato quello di Manfredi incapace di governare una città complessa come Napoli. Ma la sua incapacità è anche quella dei suoi assessori. Improvvisati e incompetenti. Manfredi sta portando Napoli allo sbando ne prenda atto". I napoletani, nel frattempo, aspettano risposte concrete.

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