PSA, i valori normali a 60 anni

Un valore superiore del PSA può essere indicativo di una patologia benigna o maligna alla prostata. Quando fare il test e come interpretare l'esito dell'esame

PSA, i valori normali a 60 anni

L'antigene prostatico specifico, meglio noto con la sigla di PSA, è un enzima prodotto dalle cellule epiteliali della prostata che serve a fluidificare il liquido seminale. In ambito diagnostico, invece, viene utilizzato come marcatore di eventuali condizioni anomale della ghiandola prostatica: dalle malattie benigne (tipo l'ipertrofia prostatica) a quelle più severe (ad esempio, il tumore alla prostata). I valori ritenuti "normali" dipendono da una molteplicità di fattori, in primis l'età del paziente e dalla presenza di patologie preesistenti o pregresse.

I valori del PSA

Esami del sangue

Generalmente il valore di PSA considerato nella norma è inferiore ai 4ng/ml (nanogrammo per millimetro ndr). È bene precisare, però, che non si tratta di una soglia assoluta di normalità poiché il dato deve essere interpretato in base all'età dell'individuo e dipende da una serie di discriminanti.

Nelle persone di età compresa tra i 60 e 69 anni, il limite fissato dagli esperti è di 4.5 ng/ml. Tuttavia, non sempre un'oscillazione del valore di PSA indica necessariamente l'insorgenza di una malattia grave. Studi recenti hanno dimostrato, infatti, che livelli superiori di PSA non sono riconducibili ad una diagnosi di cancro (il rapporto statistico è di 3 casi su 10).

In linea di massima, si può affermare che più è elevato il valore del PSA e maggiore sarà la probabilità che un individuo abbia sviluppato una patologia prostatica. I valori compresi tra 4 e 10 ng/ml sono indicativi tre possibili condizioni:

  • infettiva o infiammatoria (prostatite);
  • benigna (ipertrofia prostatica benigna);
  • maligna (cancro della prostata).

In ogni caso, per avere una corretta interpretazione del dato, bisogna rivolgersi a uno specialista oppure al proprio medico di base.

Il test del PSA

Analisi del sangue

Fino a qualche tempo fa il test del PSA veniva utilizzato come screening del cancro alla proposta per gli uomini in età superiore ai 50 anni. Ad oggi, molti ricercatori ritengono che l'esame abbia una sensibilità relativamente bassa specialmente per le persone in età avanzata nelle quali, per via di una molteplicità di fattori, il valore del PSA può risultare alterato.

Tuttavia rimane uno strumento diagnostico fortemente consigliato per chi abbia familiari in linea diretta che abbiano sviluppato il tumore alla prostata. In tal caso, il monitoraggio dovrebbe essere costante e ripetuto nel tempo a partire dal 40esimo anno di età.

Quanto al test del PSA consiste in un normale esame del sangue che viene eseguito in laboratorio o presso una struttura ospedaliera del territorio. I valori, espressi in nanogrammi per millilitro (ng/ml), sono da considerare indicatori della salute prostatica.

Prima di sottoporsi all'esame, in considerazione del fatto che le eventuali oscillazioni possono dipendere da una varietà di condizioni, è

consigliato evitare eiaculazioni e limitare l'attività fisica nelle 24/48 ore precedenti al test. Infine, occorre segnalare la presenza di eventuali infezioni delle vie urinarie poiché potrebbero incidere sull'esito dell'esame.

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