Le dichiarazioni rilasciate da Fabio Maria Damato a seguito della sua uscita di scena dalle società di Chiara Ferragni continuano a fare discutere. Il top manager ha negato di essere stato licenziato dall'imprenditrice digitale e ha ridimensionato il suo ruolo all'interno del gruppo Ferragni, parlando di compensi economici e poteri molto inferiori a quelli rivelati da alcuni siti di informazione nei mesi scorsi. Durante l'ultima puntata di Password, programma radiofonico di Rtl, però, Gabriele Parpiglia ha smentito Damato su più punti del suo lungo messaggio di sfogo.
Le dimissioni e i compensi milionari
Nella nota pubblicata nelle storie del suo profilo Instagram, subito dopo l'annuncio dell'addio, Fabio Maria Damato si è sfogato, precisando di non essere stato licenziato, ma di avere scelto volontariamente - a febbraio - "di dare le dimissioni" e di avere "accolto fino alla fine le necessità delle società" che gli avrebbero chiesto di "restare fino a giugno". Nel lungo messaggio di chiarimenti, il top manager ha precisato di non avere percepito alcun compenso milionario: "Le cifre circolate sul mio stipendio di lavoratore dipendente sono lontane dalla realtà". Damato ha cercato di ridimensionare la sua figura all'interno del gruppo societario di Chiara Ferragni, ma durante l'ultima puntata del programma radiofonico Password, Gabriele Parpiglia lo ha smentito: "Non sono vere le cifre? Non sono veri i poteri che avevi? Eh no, Damato. Tu hai assunto i tuoi cugini lì... Lui ha assunto i suoi amici del Plastic. Faceva il bello e il cattivo tempo".
"I dipendenti si sentivano attaccati da lui"
Su Rtl Gabriele Parpiglia ha rivelato cosa sarebbe accaduto quando Damato era general manager delle società di Chiara Ferragni e lo ha fatto commentando una frase scritta dal manager su Instagram: "Mi ferisce la sofferenza inflitta ai dipendenti di tutte le società che si sono sentiti attaccati pubblicamente e hanno visto messe in pericolo le aziende per cui lavorano e di conseguenza i loro posti di lavoro". Secca la risposta del giornalista: "No! Perché gli indagati per truffa aggravata siete tu e Chiara Ferragni. I dipendenti io li ho intervistati e nessuno si è sentito attaccato per colpa tua, ma si è sentito attaccato da te quando lavorava per te. Non eri proprio un angelo. Eri una persona che faceva il bello e il cattivo tempo anche con i premi di Natale".
Parole durissime che sarebbero avvalorate dalle testimonianze audio, che Parpiglia dice di avere raccolto negli scorsi mesi a seguito del caso Balocco. Ma quale ruolo abbia avuto Damato nel Pandoro Gate lo accerteranno solo i giudici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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