Agguato fuori dall'azienda. Uccide la moglie e scappa

La donna, 31 anni, è stata ammazzata a colpi di pistola davanti alle sue colleghe di lavoro

Agguato fuori dall'azienda. Uccide la moglie e scappa

Venezia. Lei lo aveva appena lasciato. E lui non l'ha accettato. Accade sempre più spesso in una società a volte malata quando i rapporti si deteriorano. Così ha preso e l'ha ammazzata. Ieri mattina, Rita Amenze, 31 anni di origini nigeriane, è stata uccisa dal marito Pierangelo Pellizzari che di anni ne ha 60. Lui le ha sparato. Le ha teso un agguato, nel parcheggio dell'azienda dove lei lavorava nella città veneta. Sì è nascosto dietro un cespuglio e quando lei è arrivata puntuale, l'ha ammazzata a freddo alle sette del mattino davanti ad alcune colleghe a Noventa Vicentina prima dell'inizio del turno di lavoro. Quattro colpi di pistola. Al petto. In rapida sequenza. E la donna è caduta lì a terra tra due auto. Una scena drammatica anche per le altre operaie che dovevano iniziare il turno rimaste scioccate. Lui è fuggito. E subito i testimoni hanno chiamato i soccorsi e le forze dell'ordine. La coppia si era sposata nel 2018 con rito civile a Villaga di Vicenza. Una settimana fa la donna, di ritorno dalle ferie dal suo Paese di origine in Nigeria, aveva detto al suo compagno di voler interrompere la relazione. Lui, che parrebbe anche avere una condanna per minacce e lesioni alla precedente compagna, non aveva accettato la decisione della moglie e così l'ha raggiunta con un'arma e l'ha uccisa. Nel 2008 gli avevano anche revocato il porto d'armi. Dopo averla freddata l'uomo è fuggito a bordo di una jeep. Subito è scattato l'allarme. La casa di lui è stata subito circondata dai militari dell'arma. Perché l'uomo, disoccupato, è stato identificato come pericoloso e sicuramente armato. Immediatamente sono scattate le ricerche condotte dai carabinieri con il supporto della polizia in tutta la provincia vicentina e lungo la rete autostradale. Carabinieri e poliziotti hanno passato al setaccio ogni luogo limitrofo e sulle case e sui campi in volo c'era anche un elicottero dei militari dell'arma che ha sorvolato una vasta area del Basso Vicentino. Ieri sera i carabinieri gli stavano ancora dando la caccia. Lo si cercava ovunque, nei campi, nei fossati e negli altri possibili nascondigli vicino alla sua casa di Villaga, perché non si poteva escludere che l'omicida potesse averla fatta finita, togliendosi la vita con la pistola. Poi è giunta anche la segnalazione che l'auto dell'omicida era stata trovata abbandonata vicino alla casa dove risiede, a pochi chilometri dal luogo in cui l'uomo aveva sparato. Rita era arrivata in Italia nel 2007 come rifugiata, come tante altre donne che accogliamo. Stando alle prime ricostruzioni effettuate dagli investigatori lei si era allontanata da casa in seguito a un litigio per alcuni malumori legati al suo viaggio in Nigeria, dal quale era appena rientrata. Questo è il secondo femminicidio in pochi giorni sempre in Veneto.

Domenica scorsa Chiara Ugolini, pallavolista e atleta di 27 anni è stata ammazzata dal suo vicino di casa. Il suo fidanzato l'ha trovata riversa a terra in un lago di sangue a Calmasino di Bardolino in provincia di Verona.

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