“Qualora ci fosse un veto del centrosinistra su di noi ne prenderemo atto, ma dopo le elezioni ognuno risponderà ai cittadini delle proprie scelte”. Il leader di Italia viva Matteo Renzi non sembra preoccupato. Il possibile isolamento da parte degli alleati di coalizione non lo spaventa, anzi, l’ex premier è pronto ad andare anche da solo alle prossime politiche del 25 settembre. È tutto pronto: simbolo, candidati e programma, seppure l’obiettivo resta quello di fare fronte comune per battere il centrodestra, favorito alla vittoria finale secondo tutti i sondaggi. Renzi ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera, nella quale ha espresso il suo pensiero dopo la crisi di governo e il defenestramento del presidente del consiglio Mario Draghi.
“Due mesi di campagna elettorale – ha detto il leader di Iv – sono pochi, ma possono essere sufficienti a un ribaltone dei sondaggi o a un pareggio. Bisogna avere le idee chiare sulle scelte. Europa contro sovranismo, lavoro contro sussidi, Industria 4.0 contro Quota 100 e, poi, buona scuola”. Renzi, però, ha un chiodo fisso: bisogna dare più soldi agli italiani, che continuano ad avere salari molto bassi. “Noi abbiamo fatto gli 80 euro e l'abolizione dell'Irap sul costo del lavoro. Gli altri – ha evidenziato – solo chiacchiere e bonus zanzariere. Spero che i cittadini eleggano i competenti, non i populisti”. Sulla possibile ritorsione del segretario del Pd Enrico Letta, che nel 2014 fu “cacciato” da Palazzo Chigi proprio dal suo segretario di partito Renzi, il leader di Italia viva è caustico. “Non possiamo farci niente – ha affermato –per noi conta la politica non l’astio personale”.
L’ex premier, in ogni caso, continua a lanciare strali nei confronti del suo vecchio compagno di partito, dichiarando di preferire come futuro premier del centrosinistra il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonacini. “Ha preso il voto dei moderati e quello degli estremisti di sinistra – ha commentato Renzi – e ha fermato Matteo Salvini nel momento in cui sembrava impossibile. Bonaccini ha fatto meno campagne elettorali di Letta, ma ne ha vinte qualcuna in più”. L’obiettivo del leader di Iv è quello di riportare al governo Mario Draghi è ha confermato più volte che tutte le sue azioni politiche saranno indirizzate in questa unica direzione, anche se ciò dovrà significare presentarsi da solo.
C’è il tempo anche per analizzare il perché della caduta del governo Draghi. Secondo Renzi, la divisione interna al Movimento 5 Stelle è avvenuta in maniera errata e troppo in anticipo, mentre il Pd si è troppo appiattito sulle posizioni dell’ex premier Giuseppe Conte, di fatto tradendo il presidente del consiglio in carica. Infine, la colpa è anche del centrodestra che ha “ucciso il governo rovinando tutto per calcolo opportunistico”. Il leader di Italia viva, comunque, ha il dente avvelenato soprattutto nei confronti di Conte.
“Una banderuola politicamente spregiudicata – ha concluso – un aspirante doroteo di quarta fila che è stato a rimorchio di Salvini e dell'estrema destra per un anno e ora si ricicla dall'altra parte dell'emiciclo”.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.