Flavio Briatore nel suo Crazy Pizza la margherita la fa pagare 15 euro e la Pata Negra 65. Qualcuno ha storto la bocca ma lui ha risposto facendo notare che i suoi locali sono sempre pieni e che comunque lui «gioca un campionato tutto suo». Ma che campionato gioca Alberto Rovati, proprietario della pizzeria Funky Gallo di Roncadello, frazione di Casalmaggiore in provincia di Cremona? Domenica ha esposto fuori dal suo locale la bolletta della luce di luglio, 4.058,09 euro, tre volte quello che il suo locale pagava un anno fa. Accanto un messaggio scritto a mano: «Quando le spese diventano insostenibili. Mettere una pizza margherita a 10 euro e passare per ladro o chiudere l'attività???». E anche i punti interrogativi sono triplicati.
Stiano tranquilli i clienti di Funky Gallo, locale che su Tripadvisor è apprezzato sopratutto per l'ottimo rapporto qualità-prezzo e per il contesto adatto per baraccate con amici», come scrive un cliente. Rovati pare non avere intenzione davvero di ritoccare così tanto il prezzo della pizza-base. «Non sono mica Flavio Briatore (rieccolo, ndr). Il prezzo rimarrà di 5,50 euro finché riesco a tenere aperto. La mia era solo una provocazione». Entrando nel dettaglio Rovati spiega che «la stessa bolletta lo scorso anno, per lo stesso periodo era di 1.350 euro, un rincaro del 300 per cento. Aggiungo che a giugno di quest'anno, dunque un mese prima, eravamo arrivati a 2.200 euro, e già la cifra mi sembrava alta. È vero che a luglio abbiamo fatto qualche pizza in più, ma si parla da un mese con l'altro del doppio della spesa». Il ristoratore dice di aver ricevuto la bolletta domenica scorsa, e di aver pensato subito di esporla «non per spaventare i clienti, ma per lanciare un messaggio, che così non si può andare avanti».
Naturalmente la foto del suo messaggio ha scatenato il web, spaccato tra chi solidarizza con il pizzaiolo salassato (pochi in realtà) e chi non trova giusto che il caro-energia venga scaricato in modo così plateale sull'utente finale («allora niente pizza: prima devo pagare la mia di bolletta», scrive un utente di Facebook).
Ma il tema esiste: un'altra bolletta energetica ben più alta - quasi un milione di euro - è stata pubblicata sui social da Francesco Francese, ceo della «Fiammante», azienda conserviera di Buccino (Salerno). Francese ha pubblicato le due bollette di luglio 2021 e 2022: la prima aveva un importo di 120.432,59 euro, la seconda di 978.618,51 euro, oltre otto volte più alta. «Mentre i nostri politici litigano per una poltrona calda, gli imprenditori sono lasciati soli in mezzo alla giungla energetica - commenta l'imprenditore cilentano -.
Per lavorare 15 giorni di luglio mi tocca pagare una bolletta di gas di 978.000,00 a fronte di circa 120.000 dello scorso anno (per venti giorni di lavoro). Non era meglio andare al mare»? Non a mangiare una pizza, però.
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