E i magistrati a Napoli escono allo scoperto: "Quando parlerà il ministro ce ne andremo"

Mobilitazione dell'Anm per l'inaugurazione dell'anno giudiziario

E i magistrati a Napoli escono allo scoperto: "Quando parlerà il ministro ce ne andremo"
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Le toghe contrattaccano dopo le parole del ministro Nordio alle Camere sullo strapotere dei pm. «Sono inaccettabili e tradiscono il non detto della riforma costituzionale: ridurre l'indipendenza e le garanzie del pm - recita una nota della presidente di Unicost, Rossella Marro - Il ministro parla di clonazioni di fascicoli, di indagini occulte ed eterne, di disastri finanziari, tutte condotte che vengono individuate come prassi diffuse e condivise dalle procure della Repubblica: sono affermazioni gravi e inaccettabili perché semplicemente non vere. Appaiono, inoltre, ancora più gravi perché provenienti dal ministro che è anche uno dei titolari dell'azione disciplinare. Delle due l'una: o il ministro è a conoscenza di tali condotte e allora deve avviare le azioni disciplinari oppure non ne è conoscenza ed allora le affermazioni gettano ingiusto discredito sull'intera magistratura».

La categoria intanto si mobilita. Non solo lo sciopero di 24 ore proclamato per il 27 febbraio, deciso dal comitato centrale dell'Anm, l'ultimo del presidente Giuseppe Santalucia, prima delle elezioni di fine mese. Si lavora all'iniziativa di protesta mediatica, da mettere in atto per sabato, alle varie cerimonie di inaugurazione dell'anno giudiziario nelle corti d'appello. Già pochi giorni fa l'Anm aveva dato indicazioni operative, invitando tutti i magistrati a partecipare indossando toga e coccarda tricolore, tenendo in mano una copia della Costituzione.

Ma i riflettori sono puntati su Napoli, dove il ministro Nordio terrà il suo intervento, e dove la presidente della giunta esecutiva dell'Anm, Cristina Curatoli, ha già annunciato che i magistrati lasceranno l'aula quando il Guardasigilli prenderà la parola. «È una forma di sensibilizzazione», spiega. Prima di uscire, le toghe potrebbero anche esporre dei cartelli con delle frasi di richiamo alla Costituzione. Anche nelle altre cerimonie i togati potrebbero andarsene durante gli interventi dei delegati del ministro. Nessuna iniziativa invece per domani, quando si terrà l'inaugurazione dell'anno giudiziario in Corte di Cassazione alla presenza del capo dello Stato Sergio Mattarella. Critica l'unione delle Camere Penali: «L'Anm ha deciso di protestare contro la riforma della separazione delle carriere conducendo l'intera magistratura non solo contro il Governo ma anche contro il Parlamento che quella legge sta approvando, in uno scontro istituzionale che rischia non solo di alterare ancora una volta i necessari equilibri fra i poteri dello Stato ma di compromettere l'immagine stessa della magistratura. Hanno deliberato uno sciopero e hanno deciso - si sottolinea - di manifestare la sua contrarietà alla riforma costituzionale, dando indicazioni ai magistrati di uscire dall'aula ove si terrà l'inaugurazione dell'anno giudiziario quando il ministro prenderà la parola». Il gesto di impugnare «provocatoriamente una copia della Costituzione» dimostra che «dimenticano che è proprio l'articolo 111 di quella costituzione che vuole che il processo si svolga davanti a un giudice terzo.

E terzo è solo quel giudice che non ha alcun vincolo e colleganza con il pubblico ministero. La separazione delle carriere mira a realizzare questa condizione necessaria per l'attuazione del codice accusatorio e del giusto processo nell'interesse della giustizia e di tutti i cittadini».

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