Tajani: "Forza Italia sosterrà i referendum se il Parlamento non farà una legge"

Antonio Tajani conferma l'appoggio degli azzurri ai quesiti sulla giustizia: "Ci auguriamo che si possa risolvere il problema prima dei referendum, che altrimenti siamo pronti a sostenere"

Tajani: "Forza Italia sosterrà i referendum se il Parlamento non farà una legge"

Lavorare affinché il Parlamento sbrogli la situazione, ma il sostegno non mancherà se alla fine si dovesse procedere per la strada dei referendum. In sintesi è questa la linea tracciata da Forza Italia, che conferma l'appoggio ai quesiti giudicati ammissibili dalla Corte Costituzionale se non si riuscisse ad arrivare a una riforma della giustizia entro la data delle consultazioni. La presa di posizione è arrivata da Antonio Tajani, che ha ribadito come il partito azzurro abbia l'intenzione di dare l'ok ai referendum promossi dalla Lega e dai Radicali.

L'ok ai referendum

Il coordinatore di Forza Italia, intervenuto in conferenza stampa, si è detto interessato ai contenuti della questione e pertanto è stato chiarissimo in merito: "Ci auguriamo che si possa risolvere il problema prima dei referendum. Se si possono raggiungere gli obiettivi in Parlamento bene, altrimenti voteremo sì ai referendum sulla giustizia". Sul tavolo c'è l'opzione dell'election day poiché, accorpando la data con quella delle elezioni amministrative, si eviterebbero costi aggiuntivi.

La questione della giustizia rappresenta una battaglia prioritaria e storica per Forza Italia. Tajani ha sottolineato quanto sia importante evitare la rinascita delle correnti, motivo per cui gli azzurri sostengono "un sorteggio temperato e poi si vota". Anche perché in un sistema democratico è fondamentale che la magistratura sia depoliticizzata: la separazione dei poteri deve essere rispettata "o è a rischio l'intera impalcatura".

La tesi di fondo resta sempre la stessa: i magistrati non possono essere eletti in base alle correnti di appartenenza, altrimenti rischiano di diventare sempre di più i rappresentanti di una parte politica. "Ma se io che appartengo a Forza Italia devo essere giudicato da un magistrato che è della mia parte avversa, mi posso sentire garantito? Ovvio: non mi sento garantito", ha fatto notare Tajani.

Quanto alla carcerazione preventiva, il coordinatore forzista ha rimarcato che soprattutto su questo fronte emerge "quanto sia importante l'esercizio dei poteri da parte dei magistrati". Forza Italia si dice favorevole anche all'abolizione della legge Severino: "L'abbiamo sempre criticata, quindi non ci sono problemi".

Dalla Consulta è arrivato il disco verde ai quesiti sull'abrogazione delle disposizioni in materia di incandidabilità, sulla limitazione delle misure cautelari, sulla separazione delle funzioni dei magistrati, sull'eliminazione delle liste di presentatori per l'elezione dei togati del Consiglio superiore della magistratura e sul voto degli avvocati nei consigli giudiziari sulle valutazione dei magistrati.

Il nodo governo

Il timore diffuso è che la campagna elettorale per i referendum possa creare lacerazioni insanabili all'interno della maggioranza, visto che i 5 Stelle hanno già annunciato che l'orientamento è quello di opporsi ai referendum sulla giustizia.

Aleggia dunque la preoccupazione che le divisioni possano avere ripercussioni sulla tenuta del governo, che nella notte è andato sotto per 4 volte durante l'esame delle modifiche al dl Milleproroghe. Tajani però ha rassicurato che tutto ciò "non ha nulla a che vedere con la tenuta del governo", che Forza Italia continua "a sostenere con grande convinzione".

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