Francesco già in ripresa. "Legge e passeggia". E punta alla Nord Corea

Incoraggiante il bollettino del Gemelli, forse l'Angelus in Vaticano. Un viaggio allo studio

Francesco già in ripresa. "Legge e passeggia". E punta alla Nord Corea

Seconda notte tranquilla, un'altra giornata con «decorso regolare». Il terzo giorno di Papa Francesco al Policlinico Agostino Gemelli di Roma, quello che per molti medici sarebbe il più critico, è trascorso positivamente. «Il Santo Padre ha riposato bene durante la notte - si legge nell'unico bollettino medico diramato dalla sala stampa della Santa Sede - Ieri mattina ha fatto colazione, ha letto alcuni quotidiani e si è alzato per camminare». Insomma, «il decorso post-operatorio è regolare» e «gli esami di routine sono buoni», conclude la nota firmata dal portavoce Matteo Bruni.

Francesco dovrebbe rimanere al Gemelli per almeno 7 giorni «salvo complicazioni», aveva annunciato il Vaticano all'indomani dell'operazione, che si è tenuta domenica sera. Secondo i medici, in genere, per interventi come quello a cui è stato sottoposto il Pontefice, una stenosi diverticolare sintomatica del sigma, il paziente torna in piedi in pochi giorni, assume una dieta liquida già dal giorno dopo l'intervento chirurgico e ci si aspetta una ripresa dell'attività intestinale in media tre giorni dopo l'intervento.

Nessuna visita di ecclesiastici o di laici, niente affacci dalla finestra. «Per il momento il Papa deve riposare», fanno sapere dal nosocomio. Insieme a lui sempre i due infermieri del Vaticano, suoi fidati collaboratori.

E già si pensa a domenica prossima. Chissà se il Pontefice argentino riuscirà ad affacciarsi dalla finestra del Palazzo apostolico di San Pietro per la recita dell'Angelus o se lo farà dal decimo piano del Gemelli, come fece Giovanni Paolo II in più occasioni. I fedeli si stanno già mobilitando per arrivare al Policlinico. E c'è chi sostiene che il Papa, come è nel suo stile, per evitare spettacolarizzazioni della malattia, preferisca - condizioni permettendo - tornarsene prima in Vaticano, e magari recitare la preghiera mariana in streaming come avvenuto durante il lockdown.

Intanto continuano a moltiplicarsi gli appelli alla preghiera e le catene di solidarietà. «Nei giorni più terribili del coronavirus, Papa Francesco ha pregato per noi come forse nessun altro. Tante di quelle preghiere e tanti di quei pensieri in queste ore - scrive Avvenire - sono restituiti con gratitudine, e con affetto di figli e di fratelli. È giusto che il Papa lo sappia». «Continuiamo a pregare per lei - scrive presidente del Celam, il Consiglio episcopale latinoamericano, monsignor Miguel Cabrejos - conti sempre sulla nostra vicinanza, affetto e preghiera in questo tempo di guarigione». Auguri di pronta guarigione sono arrivati anche dal presidente turco, Recep Tayyp Erdogan: «Vorrei presentare, anche a nome della mia nazione, i miei migliori auguri di pronta guarigione - ha sottolineato - Rinnovo i miei più sinceri auguri di salute e di benessere a Sua Santità e al mondo cattolico».

Il Papa dunque è in ripresa. E non lo dimostrano solo i bollettini medici. Un segnale arriva anche dalla notizia che, proprio mentre continua la sua degenza in ospedale, Francesco potrebbe visitare presto la Corea del Nord. Una sfida importante, un viaggio molto significativo. E non è un caso che l'annuncio coincida con il decorso post-operatorio del Pontefice. Quasi a voler rafforzare quelle poche parole che giungono dalla sala stampa nell'affermare che il peggio per il Papa è davvero passato.

Park Jie-won, capo dei servizi di intelligence della Corea del Sud, ha infatti annunciato che sta lavorando per una possibile visita di Bergoglio a Pyongyang. A riferirlo, non è un caso nemmeno questo, l'agenzia vaticana Fides.

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