L'Europa ora pensa a hub comuni per gli immigrati da rimpatriare

Il "modello Albania" piace in Germania. Il commissario Ue Brunner dalla Meloni

L'Europa ora pensa a hub comuni per gli immigrati da rimpatriare
00:00 00:00

Hub europei in cui far confluire tutti i migranti irregolari, lotta ai trafficanti e un piano dell'Ue per i rimpatri: l'Europa promuove le ricette meloniane sull'immigrazione e copia il modello dei centri albanesi. Il governo italiano incassa una doppia benedizione al sistema del trasferimento degli immigrati, senza permesso e diritto all'asilo, nei centri costruiti in Albania. Una procedura che, però, in Italia incontra l'opposizione delle toghe che per ben tre volte hanno annullato il trasferimento degli immigrati. E sul tema, si pronuncerà il prossimo 25 febbraio la Corte europea per stabilire se la competenza nella «definizione» di «Paese sicuro» spetti ai giudici o ai governi.

In attesa del verdetto, la politica europea si muove al fianco dell'esecutivo Meloni. Il primo assist arriva dalla Germania, nazione dell'Ue che andrà al voto per eleggere il nuovo governo domenica 23 febbraio. Una campagna elettorale che si sta giocando tutta sull'immigrazione. Il candidato alla cancelleria della Cdu-Csu, Friedrich Merz - in un'intervista a Politico spiega: «Il numero di persone che arrivano da noi deve essere ridotto, e rapidamente. Molti altri Paesi hanno dimostrato che si può fare. Perché non dovrebbe funzionare in Germania?» Precisando di «voler incontrare altri governi per concludere accordi sulla migrazione, seguendo l'esempio della premier italiana, Giorgia Meloni». Ma la promozione a pieni voti per la ricetta del centrodestra arriva dal commissario Ue per gli Affari interni e la migrazione, Magnus Brunner in visita a Palazzo Chigi per un incontro con il presidente del Consiglio Meloni. Al centro del colloquio, le prossime iniziative di politica migratoria della Commissione europea a partire dal rafforzamento dei partenariati con i Paesi di origine e transito dei migranti e dall'attuazione del Patto Migrazione e Asilo, incluso il possibile anticipo del nuovo concetto di Paese sicuro di origine. Il presidente Meloni ha, inoltre, ribadito il suo sostegno per un nuovo e più efficace quadro normativo europeo in tema di rimpatri in vista dell'imminente presentazione da parte della Commissione di una specifica proposta legislativa. Particolare attenzione è stata, infine, riservata alle soluzioni innovative in ambito migratorio e, in primis, all'attuazione del Protocollo Italia-Albania per cui è stato concordato di continuare a mantenere uno stretto raccordo operativo tra servizi della Commissione e autorità italiane. L'Europa approva, dunque, la formula del «Paese terzo» per collocare il migrante in attesa di rimpatrio. Ma insiste sulla necessità di rafforzare l'altro anello della macchina: i rimpatri. Dove l'ingranaggio è bloccato. Nel corso del faccia a faccia tra il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e Brunner è stata ribadita la necessità di puntare su hub europei per accogliere tutti gli immigrati irregolari. «Abbiamo il Patto sulla migrazione e l'asilo, è un'ottima base, c'è molto da implementare in Europa. Sono molto felice che l'Italia supporti il Patto e la sua implementazione. Ma il Patto non è abbastanza. Ci sono dei pezzi mancanti: come i rimpatri, e stiamo lavorando su una normativa sui rimpatri che presenterò molto presto, nelle prossime settimane. Stiamo discutendo di questo con i rappresentanti italiani, perché l'Italia è un partner molto importante per noi quando si parla di migrazioni, dell'implementazione del Patto e di nuove normative come quella sui rimpatri», ha dichiarato Brunner all'uscita da Palazzo Chigi.

«Abbiamo discusso di un approccio comune sui rimpatri come anello mancante del Patto e abbiamo esplorato nuove idee per la gestione delle migrazioni», ha poi ribadito su X il commissario Ue. Nella stessa giornata il commissario Brunner ha riunito il tavolo di coordinamento con i ministri dell'Interno Matteo Piantedosi e degli Esteri Antonio Tajani.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica