Caso Open, Renzi contrattacca: "Magistrati screditati"

Il rinvio a giudizio per il caso Open, poi l'attacco dell'Anm. Ora il leader di Italia Viva risponde a tutte le accuse: "La mia famiglia oggi sembra un'associazione di gangster"

Caso Open, Renzi contrattacca: "Magistrati screditati"

Ieri è arrivato il rinvio a giudizio per Matteo Renzi e altre dieci persone con udienza il prossimo 4 aprile. Il caso è quello della Fondazione Open. Oggi, dopo aver denunciato i magistrati per violazione dell’articolo 68 Costituzione, della legge 140/2003 e dell’articolo 323 del codice penale, il leader di Italia Viva ci ha tenuto a smontare, punto per punto, tutte le accuse che gli sono state rivolte contro. "Prima che io diventassi presidente del Consiglio la mia era una rispettata famiglia della provincia fiorentina, oggi sembriamo un'associazione di gangster", ha commentato ai microfoni di Radio Leopolda. "Quello che è successo ha pochi eguali", ha poi continuato puntando, in modo particolare, su uno dei magistrati che hanno condotto le indagi. "Ha arrestato i miei genitori, ha indagato mio cognato e mia sorella. È un affetto stabile della famiglia, si occupa a tempo stabile della famiglia Renzi".

Nel corso del suo intervento, Renzi ha annunciato la pubblicazione di un nuovo libro sulla violazione della legge e su tutto ciò che è accaduto in Italia: “Arriverà il 5 aprile, dopo la sentenza del Gup perché io rispetto la legge”. Uno scritto su tutte le stranezze della vicenda “perché è bene lasciare traccia di tutto”. Un giudizio netto quello del politico, amareggiato per l’accanimento nei suoi confronti, una situazione che a suo parere ha pochi eguali: “Prima che io diventassi presidente del Consiglio la mia era una rispettata famiglia della provincia fiorentina, oggi sembriamo un'associazione di gangster”.

“A marzo ci sarà il conflitto di attribuzione in aula e dirò quello che penso”, ha proseguito Renzi nella lunga intervista all’emittente di Iv. Dopo una stoccata all’Associazione magistrati“la mia vita è stata scardinata, con un dolore personale e familiare nel silenzio dell’Anm” – l’ex primo ministro ha invocato un intervento della politica:“Non può restare tutte le volte a capo chino: deve chiedere il rispetto della legge”, rimarcando che in un Paese normale non si dovrebbe chiedere di rispettate la Costituzione e le norme.

Il fondatore di Iv ha ribadito la sua innocenza in merito al caso Open e ha sottolineato di sperare che“siano innocenti anche i giudici. A suo avviso la vicenda finirà con un buco nell’acqua, rincarando la dose: “I magistrati fiorentini che mi accusano hanno violato la legge e la Costituzione”. Renzi chiede giustizia ed è convinto di poterla ottenere, ironizzando sul duo Bersani-Bindi come test d’accusa: “È tutto meraviglioso”.

A proposito del volto di Articolo 1-Mdp, inoltre, ha ammesso di provare “umana tenerezza” nei suoi confronti: “Tutte le volte che Bersani parla di finanziamento illecito ai partiti un cittadino di Taranto si sente male”. Il riferimento è ai legami tra l’ex ministro e i Riva (ex patron dell’acciaieria Ilva, ndr), per un finanziamento da circa 98 mila euro ottenuto per la campagna elettorale del 2008.

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