Eccoli lì, con la fascia tricolore quando ci scappano i feriti anche seri, a dire no ai violenti dei centri sociali, a stigmatizzare, a prendere le distanze. Eppure. Eppure sono proprio i sindaci, spesso, a foraggiarli e ad aver foraggiato i centri sociali. Ad averli anche coccolati, in vista delle elezioni. Niente finanziamenti diretti, magari, anche se ci sono pure quelli. Ma quando un centro sociale occupa abusivamente un immobile comunale e tu sindaco non lo reclami, anzi non ne chiedi neppure lo sgombero per quieto vivere o per condivisione della causa, non è una forma di finanziamento? E quando un centro sociale cresce, tanto che i suoi attivisti si spostano poi da una città all'altra pronti a lanciar pietre e bottiglie contro i poliziotti, la colpa non è anche un pochino di chi li aiuta a prosperare? Facciamo un focus su quattro città, Milano, Torino - sei agenti feriti proprio qualche giorno fa - Padova e Napoli.
Proprio il capoluogo partenopeo è l'emblema della commistione enti locali-centri sociali. Il sindaco Luigi de Magistris li aiuta, li foraggia direttamente o indirettamente. E li coccola sperando che lo aiutino a traslocare in Europa.Torino - La Appendino regalerà loro altri immobili del Comune
Milano - Sala segue l'esempio di Pisapia. Resta intoccabile chi "okkupa"
Padova - Il neo capo delle tute bianche sostiene il primo cittadino
Napoli -De Magistris scherza col fuoco per avere un seggio in Europa
E Potere al Popolo vuole l'amnistia se il reato è per la "lotta sociale"
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