Gli unici arrabbiati? Gli italiani contro l'opposizione

Il 95% degli intervistati sono grati per il lieto fine. Critiche ai contestatori del governo

Gli unici arrabbiati? Gli italiani contro l'opposizione
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La liberazione di Cecilia Sala dalle carceri di Teheran è quello che, senza timor di essere accusati di eccessivi trionfalismi, può essere definito un momento di unità nazionale. Il 95% degli italiani ha, infatti, salutato con un sentiment estremamente positivo il rilascio della giornalista detenuta in Iran dal 19 dicembre. A rilevarlo in un instant report realizzato in esclusiva per Adnkronos è stata Vis Factor sottolineando l'eccezionalità del dato record registrato sui social network nelle ultime ore.

L'emozione più ricorrente tra i post condivisi ieri è stata la gioia. È così in almeno il 75 per cento delle interazioni analizzate da Human, la piattaforma di web e social listening sviluppata da Vis Factor sulla base di un algoritmo a base semantica italiana. Dopo settimane di angoscia e incertezze, appena è stata resa pubblica, la notizia della liberazione è stata subito letta dagli italiani come un grande successo del governo. Sui principali social, la stragrande maggioranza degli utenti ha infatti espresso profonda gratitudine nei confronti dell'esecutivo, in particolar modo del premier Giorgia Meloni per l'impegno dimostrato nella risoluzione in tempi rapidi di un caso tutt'altro che facile da districare, ma anche del corpo diplomatico e del ministro degli Esteri Antonio Tajani.

«Ancora una volta la Meloni si è dimostrata risoluta e determinata nel gestire e risolvere un'emergenza complicata», ha spiegato a ilGiornale il fondatore di Vis Factor, Tiberio Brunetti. «Si è mossa in maniera coerente e credibile: ci ha messo la faccia dall'inizio, assumendosi in prima persona l'onere della soluzione della vicenda nei confronti dell'opinione pubblica». Il volo negli Stati Uniti dal presidente eletto Donald Trump e, dopo soltanto tre giorni, il risultato ottenuto sono la riprova di un modus operandi vincente che, come ha sottolineato Brunetti, piace molto agli italiani. «Questo registro veloce ed efficace si contrappone alle logiche paludate che in passato hanno spesso guidato le azioni di un'Italia subalterna in politica estera».

Se da una parte il ritorno di Cecilia Sala è stato vissuto come un momento di gioia collettiva, dall'altra alcuni italiani non hanno potuto fare a meno di stigmatizzare il comportamento disfattista delle opposizioni. Il 5 per cento di sentiment negativo è stato, infatti, rilevato tra chi ha apertamente deplorato le polemiche di una certa sinistra sulle condizioni del rilascio.

«Gli elogi cui sono stati costretti i leader del centrosinistra in seguito alla liberazione della giornalista stridono parecchio con la comunicazione adottata nei giorni precedenti», ha concluso Brunetti criticando la strategia di chi si era fiondato ad attaccare il governo Meloni «anziché aspettare l'evoluzione della vicenda e poi trarre le conclusioni». Fortunatamente, però, sono sempre i risultati a contare. E non le polemiche.

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