Roma - Tiziana Ferrario dovrà essere reintegrata in Rai. A deciderlo è stata il giudice Maria Gabriella Marracco del tribunale del lavoro di Roma. E' stato, infatti, accolto il ricorso d’urgenza presentato dagli avvocati Domenico e Giovanni D’Amati. Ora i vertici di viale Mazzini dovranno reintegrare la giornalista nelle mansioni di conduttrice del Tg1 delle 20 e di inviata speciale per i grandi eventi. Ma il direttore Augusto Minzolini avverte: "Potrebbe essere un problema per l'azienda".
La decisione del tribunale Il tribunale di Roma sezione lavoro, giudice Marrocco, accogliendo il ricorso in via d’urgenza della giornalista Tiziana Ferrario (assistita dagli avvocati Domenico e Giovanni Nicola D’Amati), ha ordinato alla Rai di reintegrare la giornalista nelle mansioni di conduttrice del Tg1 delle 20 e di inviata speciale per grandi eventi. Il giudice ha ravvisato nella rimozione di Tiziana Ferrario dell’incarico di conduttrice del tg della rete ammiraglia una "grave lesione della sua professionalità per motivi di discriminazione politica a seguito dell’opposizione della stessa giornalista alla linea editoriale del direttore Augusto Minzolini".
Minzolini: "Un problema per l'azienda" "Quello della Ferrario è stato un normale avvicendamento, di tutto si può parlare tranne che di discriminazione dopo vent’anni di conduzione. Devo ancora leggere l’ordinanza, se me lo chiedono la applicherò ma a modo mio", replica Minzolini. "Alla Ferrario avevo offerto il ruolo di super-inviato e un altro avrebbe accettato. Di certo - aggiunge il direttore del Tg1 - questa sentenza crea un problema enorme per l’azienda perché prevede l’inamovibilità e incide sulle funzioni del direttore".
Il Cdr: "Rispettare la sentenza" "L'ordinanza è esecutiva e deve essere rispetatta", dichiara il Cdr del Tg1 in una nota. "Il comitato di redazione, nell`esprimere soddisfazione per la collega che si vede riconosciuti i suoi diritti, trova nell'ordinanza del giudice la conferma di quanto per mesi ha sostenuto con la direzione e con l'azienda - continua il Cdr - la strada maestra è quella del confronto. Le decisioni unilaterali portano solo all'intervento dei giudici. Adesso chiediamo che siano restituiti ruoli professionali agli altri colleghi anch'essi rimossi unilateralmente dalle proprie funzioni e che si volti pagina anche per tutti i giornalisti della testata che sono emarginati e sottoutilizzati".
Gasparri: "Decisione ridicola" "Chi comanda alla Rai?", si chiede il capogruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. "La magistratura al servizio della sinistra. Dopo altre sconcertanti sentenze, ora i togati vorrebbero decidere anche chi deve condurre i telegiornali in studio - tuona Gasparri - siamo alla follia". L'esponente del pdl spera che "questa decisione venga considerata dalla Rai come merita: un proclama scritto su carta straccia". "A quando sentenze che dicano quali notizie divulgare e quali no? Siamo alla protervia togata che sfocia nel ridicolo - conclude Gasparri - in altri casi, Alfano ha inviato ispezioni. Qui servirebbe un controllo medico".
Cicchitto: "Sono i giudici a decidere" "Oramai è evidente che i giudici in Rai decidono larga parte degli organigrammi interni come dimostra non solo quest’ultimo episodio della Ferrario - interviene Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera - ma anche storie precedenti".
"Il fatto singolare poi è che questi interventi avvengono solo quando a essere spostati sono giornalisti di sinistra - continua Cicchitto - non è mai avvenuto in caso contrario quando l’usigrai - direttamente o per interposta persona - faceva il bello e il cattivo tempo per quanto riguarda la Rai".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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