È possibile diagnosticare efficacemente e tempestivamente malattie neurodegenerative come il Morbo di Alzheimer prima della loro insorgenza.
È ciò che sostiene e sta divulgando uno studio condotto dai ricercatori del Centre for Eye Research Australia e dell’University of Melbourne. I l team di ricercatori australiani è riuscito a mettere a punto un innovativo test di scansione oculare. Esso consentirebbe di individuare le persone a rischio basandosi sui mutamenti della retina nel corso degli anni. Lo studio approfondito è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature.
La scansione oculare utilizza una tecnica innovativa chiamata imaging iperspettrale. Tramite essa attraverso un esame approfondito della retina vengono acquisite in maniera eccellente immagini a diverse lunghezze d’onda. È una tecnica già utilizzata nei satelliti per ricercare giacimenti minerali sulla superficie terrestre.
Tramite la tecnica dell’imaging iperspettrale viene proiettata nell’’occhio una luce ricca di colori come se fosse color arcobaleno. Di conseguenza la retina viene visualizzata in maniera minuziosa e inedita. Si possono individuare gli alti livelli di amiloide beta, una proteina che si accumula nel cervello e nella retina delle persone con malattia di Alzheimer. Essa si deposita sin da 20 anni prima dell’insorgenza dei sintomi delle malattie neurodegenerative come il Morbo di Alzheimer. La luce proiettata nell’occhio con questo test si riflette diversamente tra la retina di chi ha depositi in eccesso di amiloide beta e quella di chi ha livelli inferiori della proteina
Questo nuovo studio apre la strada a nuove tecniche diagnostiche in grado di riconoscere le persone a rischio
ancora prima della manifestazione dei sintomi. Grazie alla tecnica dell’imaging iperspettrale infatti sarà possibile prevenire o rallentare la malattia, senza dover necessariamente attendere l’insorgenza della sintomatologia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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