Tachicardia da stress, come riconoscerla e curarla con i rimedi naturali

La tachicardia è caratterizzata dall’aumento del battito cardiaco, una sensazione di avere il cuore in gola, vertigini e stanchezza. Si manifesta a qualsiasi età e, tra le cause scatenanti, compaiono stress e ansia

Tachicardia da stress, come riconoscerla e curarla con i rimedi naturali

La tachicardia si manifesta con un aumento dei battiti del cuore, oltre gli 80 al minuto. È considerato un evento assolutamente normale che contribuisce ad aumentare l’afflusso di sangue e di ossigeno di cui si ha bisogno. Può manifestarsi a qualsiasi età, coinvolgendo sia giovanissimi che anziani. Solitamente, si manifesta quando si compie uno sforzo fisico oppure quando si provano emozioni forti.

I sintomi comprendono palpitazioni accompagnate da nausea, vertigini, stanchezza, difficoltà a respirare. Si ha la sensazione di avere il "cuore in gola". Diventa però patologica quando cela alcune malattie cardiache, oltre a coinvolgere la zona sovra ventricolare o quella ventricolare del cuore.

Generalmente, si distinguono due principali tipologie di questa specifica patologia: la tachicardia sinusale e quella parossistica. La prima è caratterizzata da un aumento dell’attività del cuore a livello del nodo senoatriale che, di conseguenza, genera un aumento graduale dei battiti del cuore. La seconda tipologia, invece, è determinata da un’anomalia presente nell’impulso di contrazione della zona atrio-ventricolare. Rispetto alla prima, la tachicardia parossistica non è costante. Infatti, solitamente compare e svanisce per poi ripresentarsi anche a distanza di tante ore dal primo episodio.

Qual è il legame tra tachicardia e stress?

stress e tachicardia

Tra le cause della tachicardia, lo stress gioca un ruolo di rilievo. Difatti, bisogna distinguere la tachicardia cardiologica legata a determinate anomalie del cuore da quella causata da uno stato di ansia. In questo caso, si parla di una causa inorganica che scatena un battito cardiaco accelerato. Si parla, quindi, di tachicardia sopraventricolare.

I sintomi più diffusi sono la respirazione affannosa e irregolare, scatenata da una iperventilazione eccessiva. Quest’ultima spinge l’organismo a espellere una quantità di anidride carbonica superiore alla norma; di conseguenza, si assumono quantità maggiori di ossigeno che creano un disequilibrio e affaticano il cuore. In queste condizioni il cuore pompa più sangue e va in sovraccarico. Sono le preoccupazioni, la stanchezza mentale e l’incapacità di gestire le emozioni forti a generarla.

Tachicardia in gravidanza, perché si manifesta

gravidanza

Durante la gravidanza, la tachicardia è un fenomeno molto frequente che si manifesta sin dai primi mesi di gestazione. Questo accade perché il cuore di una donna incinta deve pompare più sangue per garantire il giusto quantitativo di nutrienti e ossigeno, necessari per lo sviluppo ottimale del feto.

Da lieve sin dalle prime tre settimane di gestazione, aumenta di intensità negli ultimi mesi, quelli più vicini al parto. Questo è dovuto all’aumento del peso e all’ansia tipica delle settimane che precedono la nascita. Infatti, oltre alle cause fisiologiche come la pressione bassa, eventuali problemi alla tiroide o carenze di ferro non bisogna sottovalutare anche i fattori di natura psicologica.

Solitamente i sintomi sono una forte pulsazione che si presenta nel momento del riposo, quando è più facile da percepire. Accompagna questo sintomo comune un senso di stanchezza e spossatezza, vertigini e gonfiore a gambe e piedi. Quello della tachicardia in gravidanza è ritenuto un fenomeno normale e molto diffuso, il quale non deve destare tanti allarmismi e preoccupazioni nelle neomamme.

I rimedi naturali per alleviare la tachicardia

tisana al biancospino

Quando è patologica e legata ad anomalie del sistema cardiocircolatorio, la tachicardia può essere curata attraverso l'assunzione di farmaci betabloccanti. Se le cause sono stress e ansia, vi sono numerosi rimedi naturali che possono venire in aiuto, soprattutto nei casi più lievi e sempre sotto il controllo del proprio medico curante. Il primo fra tutti è quello di imparare una corretta respirazione. Difatti, inspirare ed espirare lentamente e in modo profondo può aiutare a rallentare le palpitazioni e contribuire quindi a tenere sotto controllo la tachicardia.

Un’alimentazione sana ed equilibrata può contribuire a prevenirla. Gli esperti consigliano di consumare alimenti ricchi di triptofano, una sostanza che stimola l’ormone del benessere e contribuisce a rilassare l’organismo. Alimenti ricchi di questa sostanza preziosa sono il pane, la pasta, i cereali, il latte e i suoi derivati. Tra gli alimenti di origine vegetale, ne sono una fonte preziosa la lattuga, il radicchio, la cipolla e l’aglio. Contribuiscono alla tachicardia, invece, le bevande alcoliche e ricche di caffeina. Sconsigliato anche il consumo eccessivo di alimenti nervini, bevande o cibi a base di cacao.

Utili a placare l’ansia che genera le palpitazioni sono le tisane calde a base di biancospino, il quale agisce come ansiolitico naturale e vasodilatatore. L’ideale sarebbe berne una tazza prima di andare a letto, in modo da godere di un riposo prolungato e qualitativamente migliore.

Tra i rimedi fitoterapici più diffusi vi sono i Fiori di Bach, in particolare il Rescue Remedy e l’Oak che consentono anche di gestire efficacemente gli stati di ansia e stress.

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