"Giustizia per Regeni". A Roma scoppia caso Salah

Media egiziani: il giocatore potrebbe lasciare la Roma. Ma arriva la smentita

"Giustizia per Regeni". A Roma scoppia caso Salah

Il calciatore della Roma Mohamed Salah non ha alcuna intenzione di lasciare il club giallorosso a seguito della crisi diplomatica fra Italia e Egitto sul caso Regeni. La voce, diffusa dai media egiziani, è stata smentita all'AGI da ambienti vicini al giocatore. Secondo il quotidiano egiziano Al Masry el Youm, che citava un'agenzia di stampa russa, le decisioni di Salah potevano essere influenzate dalla mobilitazione decisa dai calciatori italiani, tra il 23 e il 25 aprile, quando mostreranno i cartelli "Verità per Giulio".

"Il futuro del calciatore egiziano potrebbe essere a rischio se i calciatori italiani mostrassero cartelli offensivi dell'Egitto". Salah - sempre secondo il quotidiano - "intenderebbe rescindere il contratto con la Roma se si continuasse su questa strada o anche se i tifosi lo attaccassero o offendessero l'Egitto per il 'caso Regenì".

"Il polverone attorno a Salah per il caso Regeni? La Roma è totalmente allineata con tutte le iniziative che si vogliono prendere, perché condividiamo il sentimento generale sul caso Regeni. C'è in corso una sorta di strumentalizzazione sul conto di un ragazzo, Salah, che non ha espresso alcun comportamento sbagliato: non va tirato dentro in maniera impropria in queste situazioni perché è un bravo ragazzo e noi staremo attenti e vigili a tutelarlo".

Lo ha detto Walter Sabatini, direttore sportivo della Roma, ai microfoni di Premium Sport in merito alle indiscrezioni secondo cui il club giallorosso avrebbe chiesto di non partecipare a una iniziativa di solidarietà per Regeni (l'ingresso in campo prima delle partite del 35° turno con lo striscione 'Verità per Giuliò) per non mettere in imbarazzo il giocatore egiziano.

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