L'attesa è finita, la stagione della neve è ufficialmente partita in Trentino. Uno dopo l'altro, i comprensori stanno aprendo i battenti o, meglio, gli impianti.
A far da apripista - in senso letterale - è stata qualche weekend fa Madonna di Campiglio, seguita a ruota da Passo Tonale, Val di Fiemme, Passo Rolle, Alpe Lusia-San Pellegrino, Alpe Cimbra e Brocòn. E in questo fine settimana dell'Immacolata in cui, come vuole la tradizione, la sfilata di aperture entra nel vivo, si aggiungono il tris composto da Folgarida, Marilleva, Pinzolo, ora collegate, Peio, Paganella, Monte Bondone, San Martino di Castrozza e Val di Fassa.
Insomma, per gli sciatori c'è solo l'imbarazzo della scelta per tornare sulle piste. Piste che si presentano già ora in ottime condizioni.
Complici le fredde temperature di questo finale di autunno, gli impianti di innevamento hanno lavorato a pieno ritmo, riuscendo a imbiancare oltre il 90% degli ottocento chilometri di discese che corrono per i monti trentini. Se chi ben comincia è a metà dell'opera, si annuncia un inverno lungo, ben innevato e anche da vivere 24 ore su 24. Sì, perché la stagione ha in serbo una serie di novità che vogliono regalare agli amanti di sci e snowboard la chance di scoprire la montagna dall'alba a notte fonda.
«Trentino Ski Sunrise» invita gli sciatori a svegliarsi alle prime luci del giorno per raggiungere baite e rifugi e permettere loro, dopo una ricca colazione a chilometro zero, di essere i primi e praticamente gli unici a scivolare sulle piste tirate alla perfezione nella notte dai gatti delle nevi.
Con l'aria frizzante che accarezza e arrossisce il viso e il rumore delle lamine che incidono il primo strato di neve dura, i mattinieri partecipanti scoprono la grande bellezza di sentirsi un tutt'uno con la montagna. Sospesi tra neve e cielo, scivolano leggeri e veloci nella magia dell'inverno. La proposta va in scena in una serie di skiarea da dicembre a marzo; info su www.visittrentino.info.
Non da meno è l'esperienza offerta al tramonto da «Campiglio Sunset Ski».
A Madonna di Campiglio, proprio quando il sole comincia a calare, il cielo a tingersi di arancio e le Dolomiti a colorarsi di rosa, l'iniziativa regala agli sciatori la possibilità di salire in quota in telecabina, godersi il tramonto con aperitivo alla mano e, posato il bicchiere e impugnata la fioccala, sciare a valle sul far della sera.
Non poteva mancare, poi, lo sci in notturna. Immancabile, torna anche quest'anno in buona parte delle stazioni sciistiche per «sciare sotto le stelle». Un nome, un programma, che permette di scivolare sugli sci, ma anche in slittino e gommoni, nel buio della notte su rotoli di piste bianche perfettamente illuminate. Altra declinazione della montagna in notturna, forse ancora più suggestiva, è in arrivo a gennaio sul Ghiacciaio Presena. A 2.750 metri di altezza, proprio accanto al rifugio di charme, con tanto di SPA, Capanna Presena, verranno allestite due ice-room realizzate dall'artista Ivan Mariotti. A metà strada tra stanza di ghiaccio e opera d'arte contemporanea, saranno adibite a camere da letto a dir poco uniche. Con letto di ghiaccio, avranno il non plus ultra di piumini, coperte, oltre che di servizi di livello e degustazioni.
Se già così la coppia di stanze ghiacciate si annuncia come l'oggetto del desiderio per chi mira a esperienze fuori dall'ordinario, diventa esclusiva per via della breve disponibilità: a primavera saranno impossibili da prenotare perché inevitabilmente si scioglieranno sotto il sole (www.rifugipassotonale.it).
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