Parlamento

"Doveva tremare l’Europa, fa tremare l’Italia, è tornata con un “pacco di stabilità” che si scaricherà sulla testa degli italiani. Le battaglie si possono anche perdere ma senza combattere significa disonore. Avete protetto le spese per le armi. Ci critica, ma sta cercando di spendere maldestramente i soldi che noi abbiamo portato dall’Europa. Quei 12 miliardi significheranno nuove tasse e tagli alla sanità e alle pensioni. Lei è ossessionata dal supebonus, la più grande truffa è il suo programma. Torna in ginocchio dall’Europa, voleva i blocchi navali e abbiamo il record di sbarchi, si dichiara patriottica e svende all’estero. Lei è un Re Mida al contrario. Tutto quello che tocca lo distrugge, faccia meno, farà meno danni e gli italiani gliene saranno grati”. Così il leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte al question time di Giorgia Meloni alla Camera dei Deputati Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Conte a Meloni: "Il suo è un pacco di stabilità. Doveva tremare l'Europa, invece trema l'Italia"

"Sulla sanità dimostrate che non esiste nessuna destra sociale, questa è una destra letale sul diritto alla salute". Così la segretaria Pd Elly Schlein intervenendo in aula alla Camera dopo il question time della premier Giorgia Meloni. Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Schlein a Meloni: "Con autonomia dato il colpo grazia a Sanità"

“Ha aumentato le tasse su agricoltura, latte, seggiolini, ha colpito le giovani coppie, per i cervelli che rientrano. Non vi siete dimenticati di nessuno, dopo aver aumentato le accise sulla benzina. Se almeno le usaste per migliorare i servizi capiremmo. 21 milioni di euro per lo staff a Palazzo Chigi. Avete aumentato tasse e sbarchi irregolari. Questo paese ha solo una speranza, che lei resti a Palazzo Chigi il meno possibile”. Lo dice Maria Elena Boschi durante il question time alla Camera. Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Boschi a Meloni: "Questo paese ha solo una speranza, che lei lasci Palazzo Chigi al più presto"

"Vi sono tante bizzarre ricostruzioni strumentali, fra queste anche una secondo la quale questo governo avrebbe tradito il Sud. Fortunatamente i fatti e i numeri sono sempre più forti delle polemiche". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni rispondendo al question time alla Camera. Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: "Mai tradito il Sud, numeri e fatti più forti delle polemiche"

"L'esenzione Irpef per i redditi agrari e dominicali, che è stata istituita in via temporanea nel 2016, poi rinnovata negli anni successivi, non è stata prorogata da questo Governo per il 2024" "perchè com'è accaduto con molte altre misure dell'allora Governo Renzi, abbiamo constatato che questa misura andava soprattutto a beneficio di chi ne aveva meno bisogno". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso del premier question time che si è tenuto alla Camera. "Cioè i principali beneficiari in questi anni - ha argomentato - sono state le imprese con grande estensione di terreno e redditi elevati, mentre le piccole imprese con terreni di estensione ridotta e reddito basso non hanno quasi mai beneficiato in forza, per effetto, diciamo così, delle deduzioni e delle detrazioni di imposta. La misura, in pratica, rischiava di diventare un privilegio, piuttosto che un aiuto diffuso, ragione per la quale abbiamo preferito destinare quelle risorse a interventi di sostegno dei produttori che, a nostro avviso, erano più utili". Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: "Stop a esenzione Irpef agricola perché a vantaggio di chi ha meno bisogno"

"Consideriamo doverosi gli indennizzi a favore delle vittime delle stragi naziste" e il Governo lo ha dimostrato con "l'avvenuto aumento nel 2023 del fondo che era istituito a questo scopo nel 2022. E quindi non può esserci un intento dilatorio o ostruzionistico, perchè non avrebbe senso decidere di stanziare delle risorse e poi impedire che quelle risorse vengano spese". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo al Question time della Camera. "Questo non toglie -ha aggiunto la premier- che l'avvocatura dello Stato debba fare il suo lavoro", che "consiste nel verificare che sussistano i presupposti per ottenere questo risarcimento: la ricostruzione del fatto storico all'origine del danno fino al rapporto di parentela che lega il richiedente alla vittima, visto che dato il tempo trascorso parliamo di discendenti". "La completezza del contraddittorio non è disattenzione verso le vittime, è rispetto della legge, rispettando la piena autonomia del giudice. È un lavoro necessario, perchè non dobbiamo dimenticare che le risorse che stiamo utilizzando sono comunque risorse dei cittadini e quindi è nostra responsabilità gestirle nel modo più corretto possibile. Credo -ha concluso Meloni- che sia soprattutto questo il lavoro che sta facendo l'avvocatura generale dello Stato". Fonte ideo: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Stragi naziste, Meloni: "Indennizzi doverosi, no interventi dilatori Governo"

"Attualmente sulla piattaforma sono presenti quasi 178 mila offerte di lavoro, oltre ai progetti ulteriori, e proposte per oltre 513 mila corsi di formazione, ma voglio segnalare anche a questo Parlamento che su 249 mila potenziali occupabili che negli ultimi mesi percepivano il reddito di cittadinanza, solo 55 mila hanno presentato domanda" per l'assegno di inclusione: "poco più del 22% della platea". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante il Question Time in Aula alla Camera. "È possibile che alcune di queste persone abbiano trovato lavoro privatamente, ma è possibile anche che alcune di loro non cercassero un'occupazione o preferissero lavorare in nero: questa è la ragione per la quale sono molto fiera del lavoro che abbiamo fatto, perché se non sei disponibile a lavorare, non puoi pretendere di essere mantenuto con i soldi di chi lavora ogni giorno", ha aggiunto. Fonte ideo: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni: "Solo 22% ex rdc ha richiesto supporto. Chi non vuole lavorare non può essere mantenuto"

"Abbiamo dimostrato che la stagione dei soldi gettati al vento per pagarsi le campagne elettorali". Lo ha detto la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, rispondendo in Aula alla Camera dei deputati ad un'interrogazione sulle iniziative volte ad apportare, nell'ambito del negoziato tra le istituzioni europee, modifiche all'accordo sulla riforma del Patto di stabilità e crescita raggiunto in sede Ecofin a dicembre 2023. Il deficit italiano al 5,3 per cento "è causato soprattutto dalla ristrutturazione gratuita delle seconde delle terze case", ha concluso. Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Meloni a M5s: "È finita stagione soldi al vento per pagare campagne elettorali"

"Lei è un re Mida al contrario: lui tutto quello che toccava trasformava in oro, lei tutto quello che tocca distrugge". Lo ha rimarcato il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, replicando in Aula alla Camera alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Conte a Meloni: "Lei è un Re Mida al contrario, ciò che tocca distrugge"

"Il gruppo Fiat e i marchi italiani collegati rappresentano una parte importante della storia industriale nazionale e un patrimonio che merita la massima attenzione, e questo credo significhi avere anche il coraggio di criticare le scelte del management, come lo spostamento della sede fiscale all'estero, o l'operazione di presunta fusione tra il gruppo italiano Fca e il gruppo francese Psa che celava in realtà un'acquisizione da parte francese dello storico gruppo italiano tanto che oggi nel cda di Stellantis siede un rappresentante del governo francese, e non è un caso se le scelte industriali del gruppo tengano conto molto più delle istanze francesi. In Italia siamo passati da oltre un milione di auto prodotte nel 2017 a 700mila nel 2022. In Italia sono andati persi oltre 7mila posti di lavoro. Noi vogliamo difendere l'interesse nazionale, instaurare un rapporto equilibrato con Stellantis, e il ministro Urso ha incontrato più volte le persone in questione per difendere i posti di lavoro. Con questo scopo è stato sottoscritto un protocollo d'intesa tra il ministero e Stellantis e abbiamo previsto incentivi e misure di sostegno per attrarre nuovi investitori e costruttori. In ultimo abbiamo modificato le norme incentivando chi torna a produrre in Italia e scoraggiando chi delocalizza, che dovrà restituire ogni beneficio o agevolazione pubblica ricevuto negli ultimi dieci anni. Vogliamo tornare a oltre un milione di auto prodotte in Italia. Se si vuole vendere un'auto sul mercato mondiale pubblicizzandola come gioiello italiano, quell'auto deve essere prodotta in Italia". Lo ha detto in Aula alla Camera la premier, Giorgia Meloni, rispondendo al question time a un'interrogazione di Azione-Per presentata da Matteo Richetti. Fonte video: Chigi (Alexander Jakhnagiev)

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Stellantis, Meloni: "Difendiamo interessi italiani, penalizzare chi delocalizza"
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