Un cittadino birmano è stato condannato a sette anni di carcere per aver scritto un commento su Facebook nel quale criticava l'ex dissidente politica Aung San Suu Kyi durante il suo incontro con Barack Obama nel 2012
![Sette anni di carcere per aver criticato Aung San Suu Kyi su Facebook](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/sm/public/foto/2018/09/19/1537368943-aung-san-suu-kyi.jpg?_=1537368943)
Un cittadino birmano è stato condannato a sette anni di carcere per aver scritto un commento su Facebook nel quale criticava l'ex dissidente politica Aung San Suu Kyi durante il suo incontro con Barack Obama nel 2012
I disordini sono stati denunciati dal dirigente del sindacato di polizia penitenziaria operativo a Vigevano Pierpaolo Minetola. Rinvenute anche delle lamette occultate, probabilmente da utilizzare contro gli agenti durante la piccola rivolta avviata da due marocchini
"In carcere ha iniziato a lamentare dei dolori alla pancia. I medici hanno detto che non aveva niente. Oggi lo hanno trovato morto", ha raccontato un amico
L'increscioso episodio si è verificato nel carcere di Cagliari-Uta. Appena pochi giorni fa, nello stesso carcere, un altro straniero aveva aggredito degli agenti con delle lamette
Il litigio è scoppiato per cause ancora ignote nel campo sportivo del carcere. Ferito l'unico agente di sorveglianza preposto a controllare gli stranieri
Feriti un sovrintendente e quattro agenti di polizia penitenziaria ora ricoverati in ospedale
Lo straniero, considerato un detenuto molto pericoloso, era stato pochi istanti prima in infermeria. Forse proprio qui si sarebbe impossessato delle lamette poi utilizzate per attaccare gli agenti che lo stavano scortando verso la cella di isolamento, cui era stato destinato per motivi disciplinari
Sull'uomo pendeva un provvedimento di isolamento per motivi disciplinari
All'uomo, un sudamericano, non era stato consentito l'accesso alla funzione religiosa per le incompatibilità esistenti con altri reclusi
Le guardie sono intervenute per tentare di sedare una violenta colluttazione tra detenuti nigeriani, ma sono state attaccate duramente. La condanna dell’episodio e la richiesta di aiuto da parte del coordinatore regionale del sindacato di polizia penitenziaria