La crisi continua a colpire l'auto. Nel 2012 il mercato delle quattro ruote è crolla del 19,87% rispetto al 2011. In forte crisi anche l'usato. Tutti i numeri della Fiat
A pesare sulle vendite del gruppo torinese è il crollo del mercato in Italia dove è arretrato del 20% rispetto a novembre 2011
A marzo il settore era crollato del 26,7%, ad aprile giù del 18%. Molto male la Fiat: le immatricolazioni sono scese dell’11,78%
Nel primo trimestre del 2012 vendite in calo del 7,7% rispetto all'anno precedente. Il Lingotto perde il 25,8% e la sua quota di mercato cala al 5,4% dal 6,8%
A febbraio la propensione all’acquisto di autovetture era cresciuta, ma a marzo il mercato ha subito una nuova battuta d'arresto. Sul pesante calo ha influito un mix di fattori che rischia di mettere il ginocchio il settore: lo sciopero delle bisarche che è durato oltre sei settimane, i rincari sulla benzina e sulle assicurazioni, la crisi congiunturale. Il Lingotto mai così male da 32 anni: immatricolate quasi 36mila vetture
Nuova batosta per il mercato delle auto. A febbraio il settore ha segnato ancora un calo a due cifre in Italia: -18,9%
Le immatricolazioni crescono del 3,5 per cento rispetto ad aprile, sale l'usato. Balzo avanti del gruppo Fiat che chiude il mese di maggio con il 4,6 per cento di volumi in più rispetto a un anno fa
Dopo la crescita di febbraio a marzo torna in rosso il mercato dell'auto: in Europa vendite delle vetture in calo sul 2010 (-4,7%). Pesano i numeri fortemente negativi di Gb, Italia e Spagna. Il Lingotto in calo vistoso: "Ma è l'ultimo confronto con un mese ancora sostenuto dagli incentivi"
Le immatricolazioni nell'ultimo mese sono state 187.687. E' il dato peggiore degli ultimi 15 anni. Pesano Giappone e aumento della benzina. Fiat registra il -32%, mentre Chrysler vende +90% rispetto a febbraio
A novembre tutti i principali mercati europei chiudono con un ribasso nelle immatricolazioni. Il calo più marcato lo ha segnato la Spagna seguita dall’Italia e dall'Inghilterra. Fiat sconta pesantemente in Europa il notevole vantaggio ottenuto lo scorso anno grazie agli eco incentivi