nigeriani

Case di appuntamenti, ristoranti abusivi, un negozio che di notte si trasforma in un bordello. Attività irregolari in mano ai nigeriani e accessibili solo a immigrati dalla pelle nera. Sono disseminate nel centro storico di Afragola. A svelarlo è stata un’inchiesta de ilGiornale.it. Siamo andati sul posto per scoprire cosa ne pensano gli afragolesi. L’omertà sembra regnare tra le strade del comune a nord di Napoli, ma a telecamera bassa c’è chi si lascia andare a qualche commento. "Non ci sono denunce", rivela il sindaco, che promette maggiori controlli

Agata Marianna Giannino
Case chiuse gestite da nigeriani: ad Afragola regna il silenzio

Lo sgombero solo a tarda serata e in seguito all'intervento delle forze dell'ordine. Il sindaco attacca: "Un conto è lavorare per l'integrazione di chi già c è, con alto senso di civiltà. Altra cosa è vedere oltraggiati luoghi sacri alla memoria degli italiani"

Federico Garau
Rieti, pretendono funerale: nigeriani occupano il cimitero

"Ce ne sono una decina", ci riferiscono. Noi ne abbiamo individuate tre di connection house ad Afragola, in provincia di Napoli. Si trovano nel centro storico della città, nei palazzi abitati e nelle corti condomininiali. In case private risultano allestiti bordelli per africani. Sarebbero i nigeriani a gestirle: in piccoli locali somministrano bevande e offrono sesso a pagamento. "Le prostitute sono nigeriane e si vendono anche per 5 euro", ci hanno raccontato

Anna Russo
Connection houses ad Afragola: le case della prostituzione nel centro abitato

Senza biglietto, gli stranieri pretendevano di viaggiare comunque sul treno: all'arrivo degli agenti la violenza. Due poliziotti restano feriti in modo serio, ma dopo il giudizio direttissimo arriva la beffa della sospensione della pena. Ancora in corso le ricerche del terzo aggressore, fuggito durante la colluttazione

Federico Garau
Verona, botte e fratture ad agenti, ma i nigeriani tornano liberi

Una coppia nigeriana è stata condannata dal tribunale di Firenze ad 8 anni di reclusione per sfruttamento e tentata estorsione nei confronti di alcune connazionali.

Emanuele Canepa
Sfruttavano le connazionali sotto la minaccia del voodoo: due nigeriani condannati a Prato
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