Folla alla camera ardente. Obama attacca il Cremlino. Intanto la fidanzata torna a Kiev. E spunta la pista dei nazionalisti ucraini
Parenti e sostenitori di Boris Nemtsov, leader dell'opposizione moscovita ucciso pochi giorni fa, hanno dato oggi l'ultimo saluto alla salma, prima dell'inumazione
Anna Duritskaya, la giovane compagna di Nemtsov, parla dell'agguato: "Non li ho visti, è accaduto tutto alle mie spalle"
Dopo la morte del leader russo d'opposizione è partita la gara ad incolpare Putin: ma sulla base dei dati raccolti sinora quella contro il Cremlino sembra un'accusa vacillante
Esercitazioni Nato ai confini con la Russia, guerra mediatica e omicidi mirati. Così si cerca di far cadere Vladimir Putin
In migliaia a Mosca ricordano Boris Nemtsov, leader dell’opposizione e fervente critico del presidente Vladimir Putin, assassinato la notte tra venerdì e sabato
I killer hanno sparato quattro colpi d'arma da fuoco a Boris Nemtsov. Pochi giorni fa aveva detto: "Temo che Putin voglia uccidermi"
Si avvicina alla politica negli anni della Perestroika. Nel 1991 finisce sotto l'ala protettiva di Yeltsin. Nel 1997 è vicepremier. Poi la crisi politica, figlia di quella economica. Si rilancia nel 1998, con la coalizione di forze democratiche e liberali. Con l'avvento di Putin si colloca fermamente all'opposizione
E’ morto alle 23.40 di venerdì sera nel centro di Mosca, ucciso da quattro colpi alla schiena. Boris Nemtsov, leader dell’opposizione russa, è stato ucciso così, freddato da qualcuno che gli ha sparato da un’auto bianca a poca distanza dal Cremlino ed è poi fuggito. Nemtsov, 55 anni, stava passeggiando su un ponte in compagnia di una giovane donna che sta raccontando alla polizia tutto quello che ha visto e che ricorda
Omicidio politico all’ombra del Cremlino: Boris Nemtsov, storico esponente liberale russo e irriducibile oppositore di Putin, è stato ucciso a pochi passi dalla cittadella del potere di Mosca. Il 10 febbraio disse: "Temo che Putin mi uccida"