Da Torre Annunziata lo spaccio di droga si era esteso anche oltre regione. Le cessioni avvenivano anche in carcere. Duro il colpo inferto all'organizzazione dai carabinieri, che al termine delle indagini hanno arrestato 36 indagati
Giornalista rimasto illeso. Da tempo denuncia minacce che subisce per il suo lavoro. Pochi giorni fa aveva raccontato di un'aggressione
Arrestato a Latina con il fratello e la cognata il pugile 43enne Pietro Aurino. I tre sono indagati a vario titolo per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti
Oltre 220 le realtà commerciali controllate in Campania nell'ultima settimana e oltre mille chili di buste non conformi sequestrate. Ammontano a circa 110 mila euro le sanzioni contestate a supermercati, negozi, rivenditori e produttori
Chiedono soprattutto di poter garantire sicurezza i dirigenti scolastici. Si sono riuniti ieri a Napoli, tutti con la stessa preoccupazione: le scuole pubbliche cadono a pezzi e c’è la necessità di garantire l’incolumità degli studenti e del personale scolastico. In una ventina quelli che sono accorsi presso la sede dell’associazione Kodokan, in piazza Carlo III, raccogliendo l’invito di Franca Principe, la dirigente scolastica condannata dai giudici della Cassazione per il ferimento di uno studente avvenuto nel 2011 in seguito alla caduta di un lastrico nel liceo Pisacane di Sapri. “Nessuno di noi ha ottenuto risposte alla richiesta del certificato di agibilità dei plessi scolastici. Cosa possiamo fare nell’immediato?”, chiedevano esasperati alcuni presidi in assemblea
A Napoli l'incontro con Franca Principe, la preside condannata per un infortunio a scuole. I dirigenti scolastici invocano azioni dirette a garantire l'incolumità di studenti e personale nelle scuole
Sul sito che attende la bonifica da un quarto di secolo, ex Agrimonda, l'installazione di un telo impermeabile non ha fermato i miasmi. E ora alle esalazioni gassose si è aggiunto il tanfo prodotto dall'acqua stagnante
Un telo sul sito inquinato per abbattere i miasmi, una misura che 6 mesi fa decisero di adottare gli enti competenti. Ma l’aria continua ad essere irrespirabile e da quel momento i disagi per i residenti sono solo aumentati. Siamo stati a Mariglianella (Napoli), nel posto dove 24 anni fa un incendio mandò in fumo il deposito di Agrimonda, un'attività di rivendita di fitofarmaci e di altri prodotti per l'agricoltura. Da quel giorno il sito attende ancora la bonifica. Solo a gennaio scorso furono definitivamente rimossi i rifiuti combusti che erano rimasti accantonati all'esterno della struttura dal giorno dell’incendio. Ma, da quel momento, i miasmi, ormai persistenti, sono diventati più insopportabili. Nemmeno l'apposizione del telone impermeabile è riuscita a contenere le emissioni, a cui è andato ad aggiungersi il tanfo sprigionato dall'aqua che ristagna sulla copertura isolante. Dopo quasi un quarto di secolo di attesa, i residenti che vivono nelle abitazioni a ridosso di Agrimonda sono ancora costretti a subìre l’inquinamento del suolo e della falda acquifera, accertato appena a maggio scorso, in una zona in cui ci sono diversi campi dove non si è mai smesso di coltivare. Nei campioni analizzati dall’Arpac sono stati rilevati valori elevati di mercurio, di allumionio, ddt, benzene, di fitoformaci, alcuni dei quali risultano ormai banditi. Negli ultimi giorni un incontro presso la Regione Campania si è concluso con l’approvazione del piano di caratterizzazione. Soddisfazione hanno espresso i sindaci dei comuni interessati dal problema. Ma si tratta solo di una fase preliminare alla bonifica, uno step della procedura di risanamento dell’area arrivata a metà percorso dopo un quarto di secolo
L'acqua ristagna sul telo di copertura installato contro le esalazioni maleodoranti e, dal sito che attende la bonifica da un quarto, alle emissioni gassose si è aggiunto anche il tanfo prodotto dall'acqua che ristagna
Nel corso dei controlli straordinari eseguiti tra le strade del Vasto, a Napoli, i poliziotti hanno arrestato per spaccio un gambiano. In piazza Mercato hanno denunciato un parcheggiatore abusivo