Un magrebino ha seminato il terrore, nella tarda serata di ieri, in un condominio di Ventimiglia, in provincia di Imperia. Dopo aver iniziato a dare in escandescenze, probabilmente sotto l'effetto dell'alcol, un abitante gli ha urlato di allontanarsi e lui è passato dalle minacce di morte a lanciare pietre contro la finestra. Nel video si sente pure gridare qualcosa del tipo: "Italiani di merda, vi ammazzo". Ma non finisce qui. E' riuscito ad aprire il portone della palazzina, restando tra l'altro ferito e, una volta dentro, è salito per la tromba delle scale, prendendo a calci tutte le porte dei condomini e seminando sangue ovunque.
Un assistente capo del commissariato di Ventimiglia è stato aggredito e ferito a una coscia con un coccio di bottiglia da un trentenne iracheno. Il poliziotto era intervenuto per dividerlo da un sudanese con cui stava litigando, quando è stato aggredito
Un far west che sta spaventando la popolazione che ora non ne può più
Sono ripresi i flussi migratori verso la Francia, numerosi gli accampamenti abusivi a Ventimiglia: dal lungomare, alla ferrovia, al greto del fiume Roya. C'è pure una mensa abusiva verso la frontiera, e tra sindaco e prefetto ora è braccio di ferro
Con la bella stagione, a Ventimiglia, oltre al sole sono tornati pure i migranti. I flussi hanno subito un'impennata nelle ultime settimane e la mancanza di un centro di accoglienza ha determinato il proliferare di accampamenti abusivi a macchia di leopardo: sulla ferrovia, in spiaggia e anche lungo il greto del fiume Roya. A questa situazione si aggiunge il "braccio di ferro" tra il sindaco della città di confine, Gaetano Scullino e il prefetto di Imperia, Alberto Intini. All'emergenza umanitaria, che coincide con l'ormai ben nota emergenza sanitaria, si aggiunge pure quella igienica con una mensa abusiva aperta dalle parti del confine di Ponte San Luigi e gestita dai no border.
Centinaia di automobilisti francesi diretti in Italia per gli acquisti natalizi - soprattutto: liquori, sigarette e generi alimentari - sono stati respinti oggi dagli alpini al valico di Ponte San Ludovico, a Ventimiglia, perché sprovvisti di giustificata motivazione o tampone
Nel giorno in cui in Francia si può tornare a circolare liberamente, dopo il lockdown (pur restando il coprifuoco, dalle 20 alle 6), alla frontiera italiana viene impedito l'accesso a chi non è provvisto di giustificata motivazione o di un tampone eseguito nelle quarantotto ore precedenti. Centinaia i francesi diretti a Ventimiglia per gli acquisti natalizi, che hanno dovuto effettuare inversione di marcia e tornare nel proprio Paese. Dal 21 dicembre, inoltre, in Italia si potrà entrare solo con obbligo di quarantena.
Decine di migranti stanno raggiungendo in questi giorni il confine di Ventimiglia, in provincia di Imperia, spinti dall'imminente fine del lockdown in Francia. In attesa di espatriare, viste anche le temperature, qualcuno si ferma a dormire sui treni