Con l'estate si sono intensificati i flussi migratori verso la Francia e in seguito alla recente chiusura del campo Roya gli stranieri si accampano ovunque: per strada, nei parcheggi, lungo i binari della Ferrovia e sotto i ponti del fiume
Nelle ultime settimane sono aumentati i flussi migratori verso la Francia e la chiusura del centro di accoglienza del parco Roya ha indotto molti stranieri ad arrangiarsi accampandosi anche sui binari della ferrovia
Il Comune di Ventimiglia ha installato due bagni pubblici fuori dalla stazione, ma i migranti anziché utilizzarli dall'interno, fanno i propri bisogni fuori. Il sindaco Scullino chiede di trovare una soluzione per il decoro della città
La situazione al confine con la Francia è sempre più tesa, in seguito alla recente ripresa dei flussi migratori. Negli ultimi giorni sono aumentate le risse e nascono nuovi accampamenti. Il sindaco chiede un'azione immediata e preventiva per evitare danni
Il prefetto di Imperia ha "blindato" il campo Roya di Ventimiglia per ragioni sanitarie: vengono quindi impediti i nuovi ingressi e gli ospiti possono uscire per una passeggiata, ma devono rientrare per i pasti e alla sera, altrimenti restano fuori
Con la fine della quarantena e ancora di più con l'apertura delle frontiere tra la Francia e l'Italia, sono ripresi i transiti dei migranti al confine di Ventimiglia, in provincia di Imperia. Malgrado la presenza di un centro di accoglienza gestito dalla Croce Rossa, situato al campo Roya, molti stranieri preferiscono bivaccare all'aperto, spinti dalle temperature quasi estive e nel timore di essere schedati dalla polizia. Molti di loro si sono addirittura accampati sui binari della ferrovia, a pochi metri da dove partono e arrivano i treni.
La fine della quarantena ha provocato una nuova impennata dei transiti di migranti al confine italo francese di Ventimiglia. Molti addirittura si sono accampati sui binari della ferrovia, a poche decine di metri dalla stazione dei treni
La Francia ha intensificato i controlli al valico frontaliero di Ponte San Ludovico, a Ventimiglia, causando disagi e frustrazione nelle migliaia di lavoratori frontalieri diretti nel Principato di Monaco e c'è già chi parla di una "ritorsione"
Sono ore di angoscia per i frontalieri italiani costretti a subire code chilometriche, in prossimità del valico di Ponte San Ludovico, a Ventimiglia, a causa dei meticolosi controlli da parte delle autorità francesi. E' da alcuni giorni, infatti, che si verificano rallentamenti estenuanti per chi deve andare al lavoro in Francia o nel Principato di Monaco. Il segretario dei Frontalieri Autonomi Intemelii, Roberto Parodi, parla di "ritorsione". Il motivo? Difficile da stabilirlo, anche se si sospetta che possa legato a motivi commerciali, dovuti al fatto che proprio oggi, nel giorno della apertura delle frontiere con l'Italia, centinaia di francesi si sono riversati a Ventimiglia per acquistare sigarette, liquori e generi alimentari, decisamente più a buon prezzo
Il titolare di un bar di Ventimiglia (Imperia), attacca il premier Conte: "A queste condizioni mi costringi a chiudere, ma verrò a Roma, perché voglio che mi guardi negli occhi". Sotto accusa le condizioni di sicurezza, che impediscono di lavorare