Calci e pugni ai fidanzatini. L'orrore della baby gang di nordafricani

I due, di appena 15 anni, stavano passeggiando tranquillamente nel borgo San Giuliano quando sono stati affrontati dal branco senza nessun motivo. Gli aggressori, probabilmente nordafricani, hanno massacrato la coppia con calci e pugni violentissimi

Calci e pugni ai fidanzatini. L'orrore della baby gang di nordafricani

Ennesimo episodio di violenza brutale e gratuita lungo la riviera romagnola con protagonisti - ancora una volta - gruppi di ragazzini stranieri, probabilmente nordafricani, che hanno letteralmente massacrato di botte una giovanissima coppia di fidanzati 15enni senza nessun motivo particolare. Secondo quanto riportato dal quotidiano locale Il Resto del Carlino i due adolescenti nel tardo pomeriggio di giovedì si trovavano a passeggiare tranquillamente nel borgo San Giuliano di Rimini quando, nei pressi del ponte di Tiberio, sono stati affrontati dalla baby gang, composta da una decina di giovanissimi, probabilmente minorenni.

All'inizio i componenti della banda si sarebbero limitati alle minacce verbali, salvo poi passare alle vie di fatto pochi istanti dopo. Ci sono infatti alcuni testimoni che hanno visto una ragazza straniera molto alta afferrare per i capelli la riminese e scaraventarla a terra, per poi colpirla con una raffica di calci e pugni violentissimi. Il fidanzato della giovane si è messo in mezzo per difendere la compagna ma in men che non si dica è stato circondato da tutti i membri del gruppetto che hanno riservato a lui i colpi più violenti, mentre la fidanzata si trovava ancora tramortita per terra.

Nemmeno l'intervento di diversi passanti è riuscito a placare la furia degli stranieri, i quali sono stati costretti a fuggire solamente dopo alcuni interminabili minuti. I due riminesi sono stati così soccorsi da un'ambulanza e portati al pronto soccorso. Il ragazzo ha riportato una deviazione del setto nasale causata certamente da uno dei pugni ricevuti e ne avrà per 12 giorni. La fidanzata, dimessa anch'essa e con prognosi di 7 giorni, si è recata immediatamente in Questura per raccontare con dovizia di particolari il gravissimo epsiodio. Spetterà alla polizia adesso rintracciare gli aggressori: gli agenti, che si trovano tutt'ora sulle tracce della baby gang, baseranno le loro indagini sulle testimonianze dei due ragazzi e dei passanti intervenuti per soccorrerli, ma potranno anche avvalersi del prezioso aiuto di una telecamera di video sorveglianza che si trova proprio vicino al luogo dove si sarebbe consumato il brutale pestaggio.

Che l'estate degli italiani sarebbe stata a dir poco difficile lo si era capito da oltre un mese: era il 2 giugno infatti quando orde di ragazzini stranieri avevano creato disordini a tutto spiano sul lago di Garda, prendendo letteralmente d'assalto Peschiera e arrivando a molestare diverse ragazze sul treno di ritorno per Milano.

In quell'occasione gruppi di baby gang, che rivendicano con orgoglio sui socials il fatto di essere stranieri - perlopiù nordafricani - e il loro odio nei confronti degli italiani, avevano garantito che il prossimo obiettivo delle loro scorribande sarebbe stata la riviera romagnola, sicuramente una delle mete più gettonate per le ferie nel Belpaese.

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