Leggi speciali contro i no vax: questa la richiesta al governo di Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste. Il motivo? L’ennesimo attacco hacker organizzato dai senza siero: martedì 15 febbraio, infatti, i pirati informatici sono entrati in azione interrompendo con messaggi di varia natura la seduta del consiglio comunale triestino.
"I vaccinati contagiano. Il nazi pass è solo razzismo verso chi applica il proprio diritto di dire di no", "Il Governo vi ordina di fare i nazi razzisti sanitari e voi ubbidite, come fecero i tedeschi con Hitler": questi sono solo alcuni esempi dei messaggi inviati a raffica dai no vax nella chat del consiglio comunale di Trieste, organizzato in videoconferenza. Risultato, seduta sospesa e Dipiazza su tutte le furie.
Spesso critico nei confronti dei no vax e delle manifestazioni di piazza organizzate dai “ribelli”, Dipiazza ha invocato un intervento deciso del governo. La richiesta formale è di “fare leggi speciali contro i no vax come quelle che vennero fatte a suo tempo per abbattere le Brigate Rosse”. Il sindaco di Trieste ha poi ricordato di aver presentato un investimento da 500 milioni di euro per la città, ma episodi come questo rischiano di rovinarne l’immagine: “Sono affacciato su piazza dell’Unità, dove sfilano i no vax, ci sono centinaia di poliziotti, carabinieri, finanzieri: siamo in guerra? - le sue parole ad Adnkronos - Che immagine diamo della mia città, che idea si portano a casa? Leggi speciali, questo serve”.
Non è la prima volta che Dipiazza chiede delle leggi speciali contro i no vax. A novembre, nel pieno delle manifestazioni di protesta dei senza siero, il primo cittadino di Trieste aveva invocato un provvedimento dell’esecutivo, con uno stop a cortei e raduni di qualsiasi natura.
E anche in quel caso ecco il paragone con l’organizzazione terroristica di estrema sinistra: “Mi ricordo che a suo tempo con le Brigate Rosse erano stati presi dei provvedimenti molto seri e difatti siamo riusciti a sconfiggerle”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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