Dopo il caso Altaforte al Salone del Libro di Torino, nelle ultime ore si è registrato un nuovo caso di censura di un volume. Questa volta ad essere messo all’indice è "La cucina futurista", di Filippo Tommaso Marinetti e Fillia, la cui ristampa anastatica, curata dal Centro librario occidente di Palermo, era uscita lo scorso febbraio.
L’opera doveva essere presentata oggi presso l'istituto alberghiero "Pietro Piazza" di Palermo ma l’appuntamento è saltato. Francesco Paolo Ciulla, titolare del centro che aveva ristampato il volume, lo scorso sabato ha ricevuto una comunicazione telefonica dagli uffici dell'istituto con la quale si informava che il preside aveva deciso di annullare l'iniziativa. Gli organizzatori hanno fatto sapere che l’evento è stato cancellato perchè Ciulla è vicino ad ambienti destra.
La manifestazione era promossa da BC Sicilia, associazione che si occupa di salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Nel corso dell’evento, gli studenti dell'Ipseo avrebbero dovuto preparare anche dei piatti richiamati dal volume e offrire a tutti i partecipanti alcuni cocktail “futuristi”.
Non è un caso che come location per la presentazione del libro era stato scelto un istituto alberghiero. Il legame tra futurismo e cucina è più profondo di quello che si può pensare. Gli aderenti a questo movimento artistico e culturale si esprimono in maniera totale, organizzando eventi volti ad incidere sul modo di vivere, anche a tavola, delle persone.
Gli chef futuristi avevano il compito di eccitare i sensi attraverso un coraggioso azzardo di abbinamenti culinari così da trasformare le pietanze in vere e proprie operazioni artistiche e comportamenti d'avanguardia.
"Annullare un evento culturale per antifascismo nel 2019, oltre che essere sconcertante significa non aver idea di cosa sia il Futurismo", afferma la deputata di Fratelli d'Italia Carolina Varchi.
"Il Futurismo è una delle più importanti correnti culturali e artistiche del '900, studiata e valorizzata in tutto il mondo”, ha inoltre continuato la deputata che poi ha concluso con una nota ironica: “Ci auguriamo che il preside non abbia scambiato l'arancina proposta da Marinetti per una bomba sovversiva".
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