"Ci stiamo già preparando a ritornare al più presto in mare". A dare l'annuncio su Twitter è la stessa "Mediterranea Saving Humans", la rete di centri sociali e associazioni rosse che hanno messo in mare le navi "Mare Jonio" e "Alex" per recuperare nel Mediterraneo centrale e traghettarli direttamente nei porti italiani. Dopo le ultime operazioni entrambre le imbarcazioni erano finite sotto sequestro, ma oggi la procura di Agrigento ha liberato la Mare Jonio dando così l'assist a Luca Casarini e compagni che presto torneranno a sfidare Matteo Salvini.
Non si arresta l'offensiva delle organizzazioni non governative contro l'Italia. Il Mar Mediterraneo è affollatissimo. Solo l'ong tedesca Sea Watch, per il momento, deve fare i conti col sequestro dei pm italiani che obbligano la Sea Watch 3 a rimanere ancorata al porto di Licata. La "Alan Kurdi", l'imbarcazione dell'ong tedesca Sea Eye nomincata così in memoria del bambino siriano morto nel 2015 durante la traversata nell'Egeo e il cui corpo senza vita fu ritrovato su una spiaggia turca, sta puntando verso il porto della Valletta dopo aver recuperato davanti a Tajoura, cittadina a est di Tripoli, una quarantina di immigrati. Questa notte Open Arms, la nave della ong spagnola Proactiva Open Arms, ha effettuato altro intervento nel Mare Mediterraneo dopo quello effettuato ieri al largo della Libia. Adesso ha a bordo 123 disperati e punta verso il Vecchio Continente per farli sbarcare. E ancora: la Ocean Viking, la nave messa in mare da Sos Mediterranee e Medici Senza Frontiere, è salpata proprio in queste ore dal porto di Marsiglia e si sta dirigendo verso le acque libiche.
Alla flotta delle ong straniere si accoda ora anche Mediterranea. L'obiettivo è sempre lo stesso: sfidare la chiusura dei porti italiani voluta da Salvini e portare nel nostro Paese immigrati irregolari salpati dalle coste del Nord Africa. La Mare Jonio era stata messa in mare da Casarini e compagni proprio per aggirare la stretta del Viminale. Una vera e propria operazione politica nascosta dietro una patina di finto buonismo.
Tanto che, non appena la procura di Agrigento ha disposto il dissequestro dell'imbarcazione, l'ong ha subito fatto sapere che verrà rimessa in mare già nelle prossime settimane per tornare a pattugliare le acque davanti alla costa libica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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