Yara, Cassazione conferma: carcere a vita per Bossetti

Il muratore di Mapello è stato condannato all'ergastolo con sentenza definitiva. L'accusa: "Ha agito senza pietà"

Yara, Cassazione conferma: carcere a vita per Bossetti

La Cassazione ha confermato la condanna all'ergastolo per Massimo Bossetti. Il muratore di Mapello per i giudici ha ucciso Yara Gambirasio. Si chiude così un processo durato più di 5 anni che aveva già portato da due condanne, sempre all'ergastolo sia in primo grado che in appello. Bossetti tramite il suo legale aveva chiesto una nuova perizia sul Dna, la prova regina dell'accusa che di fatto ha incastrato l'assassino della ragazzina di Brembate. Il pg di Cassazione nella sua richiesta di confrema della condanna è stato molto duro e chiaro: "Bossetti è senza pietà, ha lasciato morire da sola Yara". Parole che hanno pesato come un macigno sul destino giudiziario di Bossetti.

I legali del muratore avevano presentato un ricorso con 23 ragioni che avrebbero dovuto dimostrare l'innocenza di Bossetti. Circa 600 pagine per smontare la prova del Dna.

Ma la Cassazione confermando l'ergasto non solo ha riconosciuto come ineccepibili le prime due sentenza, ma ha di fatto "premiato" le tecinche investigative portate avanti dal pool che ha portato dopo lunghissime verifiche alla cattura di Bossetti. "Ignoto 1" passerà il resto della sua vita in carcere.

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