Il 2024 sarà l’anno di svolta per l’Ucraina. Ne è convinto il presidente Volodymyr Zelensky, che nel corso di una conferenza stampa ha definito il 2022, quando è iniziata l’invasione russa, come “l’anno della sopravvivenza” e il 2023 “anno della resilienza”. Secondo il leader di Kiev, “abbiamo bisogno di tutte queste cose, coraggio e resilienza”, perché i prossimi dodici mesi saranno decisivi per la guerra. Ha poi escluso qualsiasi dialogo diretto con Vladimir Putin, definendolo un "sordo" che "uccide i suoi oppositori".
Per la prima volta, Zelensky ha anche fornito una stima dei soldati ucraini morti dall’inizio delle operazioni militari, affermando che sono stati 31mila. La cifra non comprende i feriti e i dispersi, per non fornire alla Russia informazioni utili a calcolare quanti uomini si sono recati al fronte. “Per noi sono molte persone”, ha commentato il presidente, affermando poi che i caduti tra le fila dell’esercito di Putin sono ben 180mila, più un altro mezzo milione di feriti. Il leader del Paese invaso ha anche aggiunto che “decine di migliaia di civili” sono stati uccisi durante i bombardamenti o a seguito di torture nei territori occupati, spiegando che il numero esatto si saprà solo a termine del conflitto.
Riguardo alla diplomazia, Zelensky ha ricordato che "siamo arrivati al momento del primo vertice Global peace summit. Il primo vertice inaugurale. Spero che si svolga in primavera. Non possiamo perdere l'iniziativa diplomatica. Si svolgerà in Svizzera". Il presidente ha spiegato che la proposta di pace sarà preparata dopo il vertice e consegnata dai negoziatori alla parte russa, ma “non significa che l'accetterà”. Zelensky ha poi sottolineato che l’Ucraina non ha alternative alla vittoria sul campo di battaglia, perché in caso di sconfitta la nazione cesserebbe di esistere.
Sull'andamento del conflitto, il leader di Kiev ha ammesso che la pressione della Russia “è abbastanza forte” in alcune aree, ma il Paese è riuscito a ridurre il vantaggio dell’artiglieria. "La risposta è semplice: dobbiamo fare pressione sui partner riguardo ai pacchetti già concordati e se lo facciamo, le possibilità della Russia diminuiranno", ha commentato Zelensky, dicendosi poi “ottimista” e “fiducioso” circa la fornitura di missili a lungo raggio da parte dell’Occidente e lo sblocco che pacchetto di aiuti militari al Congresso americano. “Sanno che ne abbiamo bisogno entro un mese”, ha affermato il presidente, dichiarando che la vittoria della sua nazione dipende dal sostegno degli alleati del blocco Nato-Ue.
Zelensky ha poi ammesso che i piani per la controffensiva fallita del 2023 erano stati fatti trapelare in anticipo alla Russia e che si “trovavano sul tavolo del Cremlino prima che iniziassero le operazioni”. Una fuga d’informazioni che si è rivelata fatele per l’esercito di Kiev, a cui i generali stanno cercando di porre rimedio con la preparazione di “diversi piani” per le strategie di quest’anno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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