"Che strana democrazia", "So che le dà fastidio". Il siparietto Monti-Borghi sulla Brexit

L'ex presidente del Consiglio e il parlamentare della Lega diedero vita in televisione a un lungo conciliabolo intorno alla questione Brexit

"Che strana democrazia", "So che le dà fastidio". Il siparietto Monti-Borghi sulla Brexit
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Non solo nel Regno Unito, ma anche in Italia la Brexit è stata oggetto di forti discussioni politiche in Italia. Eravamo nel 2016 e il referendum che si tenne sette anni fa spaccò in due sicuramente l'opinione pubblica della Gran Bretagna, ma di certo il nostro Paese non si è risparmiato dialetticamente sul Sì o No all'uscita della Corona inglese dall'Unione Europea, soprattutto man mano che si avvicinava alla fatidica data del 23 giugno 2016. Ed è proprio in quella serata, quando ancora le urne non si erano chiuse dall'altra parte del Continente, che in diretta tv si scatenò un siparietto che vide protagonisti (soprattutto) due persone: Mario Monti e Claudio Borghi Aquilini.

Il botta e risposta sulla "democrazia"

I due esponenti politico-istituzionali, le cui posizioni - come non mai - proprio sui temi dell'Europa sono sempre state decisamente agli antipodi, si scontrano apertamente durante l'inizio della Maratona Mentana, in onda su La7. Manca ancora qualche minuto alla pubblicazione dei primi exit pool rispetto alle preferenze dei cittadini inglesi: i sondaggi sono tutti concordi sul fatto che si assisterà a un lungo testa a testa, poi vinto dai simpatizzanti per l'autonomia dall'Ue. Il direttore del TgLa7 dà la parola all'ex presidente del Consiglio, in collegamento dalla Bocconi di Milano, il quale sostiene: "Quando ci sono referendum il cui esito determina il destino di un continente intero, è una strana democrazia quella di affidare la decisione ai cittadini di un Paese quando le conseguenze le portano anche gli altri". Il parlamentare della Lega replica duramente: "Sentire Monti come parla della democrazia mi ha indignato - confessa -. Ma cosa dovrebbero pensare i capi di governo se non alla volontà popolare. So che a lui dà un fastidio tremendo la democrazia?".

Le stilettate finali tra Monti e Borghi

Dopo di che Borghi cita dei vecchi editoriali - contraddittori a suo avviso - scritti negli anni '90 dallo stesso Monti. Ed ecco che l'ex commissario europeo, prima di abbandonare il collegamento con la trasmissione, intreccia un duello dialettico con il diretto interlocutore: "Di quel parlamentare di cui mi sfugge il nome che si è molto occupato dei miei scritti, non riconosco nessuna delle citazioni. Comunque la ringrazio perché ho trovato l'intera trasmissione molto divertente". Nel momento in cui se ne sa andando, Mentana gli pone un'ultima domanda, ma lui non vuole rispondere: "Purtroppo non ho più tempo". "Eh ma lui non ha mai avuto rispetto nemmeno per gli italiani", bisbiglia in sottofondo Borghi per sottolineare l'atteggiamento poco collaborativo di Monti.

Quest'ultimo conclude: "Direttore, non sapevo che avesse messo su una trasmissione di entertainment". Ma a quel punto il leghista, insieme a Giulio Tremonti, chiosano ironicamente: "Lo abbiamo fatto proprio arrabbiare...".

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