"Fate scappare i turisti". La balla della sinistra per screditare il governo

Nella prima estate da quando è nato il governo Meloni sta andando molto in voga una retorica esterofila che sembra proprio essere utilizzata a meri fini politici

"Fate scappare i turisti". La balla della sinistra per screditare il governo
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L'estate 2023 si è trasformata in un'occasione "utile" per attaccare politicamente il governo Meloni sul presunto mancato turismo in Italia e per magnificare le mete dei Paesi stranieri. Le parole del ministro tedesco della Salute, Karl Lauterbach, su un'Italia senza futuro turistico a causa del troppo caldo sono state particolarmente eloquenti da questo punto di vista. Più recentemente è stato poi Riccardo Magi, segretario di +Europa, a esprimersi su un'"estate dei patrioti" che "fanno scappare i turisti italiani" e così "il settore subisce una delle peggiori flessioni degli ultimi anni".

Se Aldo Grasso osserva che l'Albania stia "registrando un boom di turisti italiani" e che ora "siamo diventati noi i profughi del turismo", il geologo Mario Tozzi decanta le virtù delle spiagge greche (economiche, con mare cristallino e doccia calda) e si chiede: "Non viene il sano desiderio di mandare a quel paese qualcuno dei nostri bravi balneari?". Teoricamente dovrebbe venire il sano desiderio di informarsi e si scoprirebbe che tutta questa retorica esterofila è basata su fondamenta poco solide.

Turisti italiani tutti in Albania? Ecco la verità

Partiamo dalla presunta "flessione" del turismo in Italia. Da un'indagine di Assoturismo-Confesercenti, realizzata lo scorso giugno dal Centro Studi Turistici di Firenze era emerso che il sistema ricettivo italiano dovrebbe registrare 212 milioni di presenze: il 6% in più rispetto al 2022. Si prevede un aumento di visitatori stranieri del 9%, per un boom da oltre 100 milioni di presenze da giugno a settembre, ma anche una crescita del 3% degli italiani che si sposteranno all'interno del nostro Paese.

Un dato che smonta anche tutta l'enfasi dell'attrattività dell'Albania per i nostri connazionali. È assolutamente vero che in tanti abbiano voluto trascorrere le proprie ferie nel Paese governato da Edi Rama, ma si tratta di un trend che - a ben guardare - comincia almeno nel 2018 e si consolida nel 2022 (quasi 6 milioni di turisti stranieri nei primi otto mesi, di cui circa 600mila italiani), destinato a crescere ulteriormente nei prossimi anni.

Il problema antico dei costi

Infine, il discorso sui prezzi alle stelle delle spiagge italiane. Il caro ombrellone, legato ai rincari per vitto e alloggio non è un tema esclusivo di quest'estate italiana: il rimbalzo verso l'alto dei prezzi dei consumi dell'estate è legato alla spinta delle riaperture dopo la pandemia che hanno fatto inevitabilmente lievitare i prezzi anche dello svago al mare.

Già a metà del 2021, appena dopo la fine del lungo coprifuoco, il Codacons denuncia aumenti a doppia cifra su tante tariffe dell’industria turistica. Un anno fa, di questi tempi, la stangata fu ancora più notevole per via anche dell'energia elettrica. Al Palazzo Chigi c'era Mario Draghi: eppure nessuno si sognò di accusare l'ex presidente della Bce su questo punto.

Oggi, perlomeno, il governatore Michele Emiliano ha voluto ringraziare la premier che aveva elogiato le straordinarie bellezze della Puglia. Ma, per quanto riguarda gli altri dem, quale opportunità migliore della prima stagione estiva sotto il governo Meloni per scagliarsi in maniera strumentale contro i ministri di centrodestra?

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