Quella della Salis "è una candidatura per far scarcerare una persona" si tratta di "qualcosa che non appartiene alla democrazia, ma dal loro punto di vista era un elemento propagandistico da usare". A bocce ferme, ora che la competizione elettorale è finita, Ignazio La Russa ha sciolto il silenzio sul caso di Ilaria Salis, la maestra antifascista detenuta a Budapest e ora diventata europarlamentare di Avs. La sua elezione - ha commentato il presidente del Senato su Radio24 - "non la considero una sorpresa". Alla vigilia del voto, infatti l'esponente di Fratelli d'Italia aveva in quale modo pronosticato il successo elettorale dell'insegnante lombarda.
"Avevo detto che andrà bene Fdi, andrà bene Schlein e avevo aggiunto che non ci sarebbe stato dubbio che sarebbe stato premiato il partito della Salis", ha ricordato La Russa. Ora che la maestra antifascista è stata eletta - ha aggiunto la seconda carica dello Stato - "bisogna consentirle di partecipare ai lavori". Ma solo per aver criticato l'operazione politica condotta dalla sinistra su Ilaria Salis, il presidente del Senato è stato contestato duramente dal deputato di Avs, Angelo Bonelli, promotore della discussa candidatura assieme a Nicola Fratoianni.
"Non sa che cos’è la democrazia. La democrazia è la possibilità, prevista dalle leggi della Repubblica italiana, che Ilaria Salis si candidasse, cosa che è del tutto ignota alla seconda carica dello Stato che in questa maniera offende centinaia di migliaia di persone che hanno votato Ilaria Salis, che diventa così europarlamentare. Questo governo invece ritiene, in maniera pilatesca, di non intervenire per fare in modo che già dalle prossime ore possa essere liberata", ha attaccato il fatti il parlamentare di Avs. Negli stessi minuti, proprio Ilaria Salis faceva sentire la propria voce per ringraziare gli elettori che avevano scritto il suo nome sulla scheda.
"Non riesco ancora a crederci né a descrivere la mia emozione", ha affermato la neoeletta europarlamentare, ancora incredula per quanto accaduto. "Non potrò mai ringraziare abbastanza tutte le persone che mi hanno sostenuto con il loro voto. Il mio primo pensiero va a tutte le persone detenute in Italia e all'estero e ai loro diritti. A chiunque combatte per la libertà e l'uguaglianza e si trova a subire ingiustizie", ha aggiunto Salis in un post pubblicato su Instagram. "L'antifascismo - ha proseguito - oltre che un valore umano e una prospettiva politica, è anche una comunità resistente e solidale. Abbiamo dimostrato che la solidarietà non è uno slogan vuoto, ma qualcosa di concreto e tangibile. Una potenza che, se ci crediamo e se vogliamo, può davvero migliorare il mondo".
Poi l'affondo contro le destre, già identificate come il nemico da fronteggiare. "Mentre le destre radicali avanzano in tutta Europa è necessario battersi per cambiare radicalmente lo stato di cose presenti. Io sono pronta per fare la mia parte.
Questa forza collettiva e coraggiosa che si è manifestata nei miei confronti, dobbiamo essere capaci di rafforzarla e diffonderla ovunque, in Italia, in Europa e nel mondo intero", ha concluso la maestra detenuta a Budapest con l'accusa di aver preso parte al pestaggio di alcuni neonazisti nella capitale ungherese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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