Il Cav traccia la linea: "Ora la riforma della giustizia. Poi quella della burocrazia"

Silvio Berlusconi elogia la manovra: "È la migliore possibile nelle condizioni date". E sprona sulle riforme: "Favorire investimenti, crescita e creazione di posti di lavoro"

Il Cav traccia la linea: "Ora la riforma della giustizia. Poi quella della burocrazia"

Una manovra finalmente politica, che indica una rotta chiara e che va nella stessa direzione promossa dagli italiani domenica 25 settembre. Certo, le problematiche non verranno tutte risolte dopo solo pochissimi mesi di lavoro, ma è un'ottima base da cui partire per mettere in campo il programma del centrodestra. È questa la linea di Silvio Berlusconi, che considera la legge di Bilancio "la migliore possibile nelle condizioni date". Anche perché i rincari generalizzati hanno imposto all'esecutivo di "dedicare gran parte delle risorse disponibili per limitarne gli effetti".

Le vittorie di Forza Italia

Il presidente di Forza Italia ha fatto notare che le scelte adottate sono state indispensabili per evitare una nuova fase recessiva, di inflazione e di disoccupazione, "alla quale molte famiglie e molte imprese non avrebbero potuto resistere". Nel complesso il Cav si dice soddisfatto, anche perché le tematiche sollevate dagli azzurri "hanno trovato una risposta". E non va dimenticato che il tempo a disposizione "era molto poco" e le problematiche da affrontare sono "molto grandi".

Sono molti i fronti su cui Forza Italia ha incassato una vittoria politica, dall'aumento delle pensioni minime a 600 euro per chi ha più di 75 anni di età alla proroga al 31 dicembre della presentazione della Cilas Superbonus (la comunicazione di inizio lavori). Berlusconi - intervistato da La Repubblica - ha ribadito che entro il termine della legislatura l'obiettivo è non solo quello di "portare le pensioni minime a mille euro per tutti", ma anche di arrivare alla "totale defiscalizzazione e decontribuzione dei nuovi contratti a tempo indeterminato per i giovani".

Tra le ipotesi sul tavolo c'è quella di dare vita a un grande partito conservatore che farebbe avvicinare sempre più al consolidamento del bipolarismo. Berlusconi ha spiegato che, proprio come il Partito repubblicano negli Stati Uniti, "si tratterebbe di un contenitore nel quale devono trovare spazio storie e correnti di pensiero diverse, tutte essenziali". In tal caso sarebbe centrale la cultura politica "liberale, cristiana, garantista, europeista e atlantica, davvero essenziale per un centrodestra di governo". "Quella cultura che Forza Italia rappresenta e che in ogni caso è destinata ad essere protagonista del futuro", ha assicurato.

Il Cav rilancia le riforme

Tra le priorità indicate da Berlusconi rientrano anche le riforme. Su tutte spicca quella relativa alla giustizia, su cui il ministro Carlo Nordio "ha dato indicazioni basate su una solida cultura garantista che è anche la nostra". Ad esempio il Guardasigilli intende rivedere l'utilizzo delle intercettazioni e apportare un cambio di passo sull'abuso d'ufficio, sulla custodia cautelare, sulla separazione delle carriere e sull'obbligatorietà dell'azione penale.

Non solo: per il numero uno di Forza Italia è necessario partorire anche una riforma burocratica che preveda l'abolizione del regime delle autorizzazioni preventive, per l'edilizia e per l'avvio delle attività di impresa. "Una riforma a costo zero che favorirà gli investimenti e quindi la crescita e la creazione di posti di lavoro. Secondo l'Associazione dei costruttori italiani addirittura un milione in un anno", ha spiegato.

"Meloni capace e determinata"

Infine Berlusconi si è espresso sul presidente del Consiglio che da poco tempo ha preso il timone del Paese. A suo giudizio Giorgia Meloni si è confermata essere "capace e determinata", sottolineando che "ha abbastanza esperienza politica e senso critico da cogliere da sola le eventuali criticità e i possibili miglioramenti" nel metodo di lavoro all'interno dell'esecutivo. Quanto ai contatti con il primo ministro, il Cav ha fatto sapere che i colloqui si tengono "tutte le volte che è necessario" per discutere di molte questioni "nell'interesse del Paese".

La guerra in Ucraina

Infine nell'intervista ha trovato spazio anche la guerra in corso tra Ucraina e Russia. Berlusconi ha annotato che "da tempo" non sente il presidente Vladimir Putin. Sull'invio di armi a sostegno di Kiev ha confermato la assoluta posizione favorevole di Forza Italia: "È la posizione che abbiamo assunto in molte occasioni, in Parlamento e in tutte le sedi ufficiali, da quando è scoppiata la crisi ucraina".

Il Cav ha concluso sottolineando la necessità di arrivare alla pace: "Difendere le ragioni dell'Ucraina e lavorare per la pace non sono strade incompatibili. Anzi io credo che ogni persona sensata dovrebbe fare entrambe le cose".

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